Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore 18/2/2014, 18 febbraio 2014
TORINO, CON CAIRO «ROSSO» DA 58 MILIONI
Urbano Cairo è riuscito a portare in equilibrio i conti della tv La7 (almeno così dichiara) ma non quelli del Torino Fc. L’ultimo bilancio disponibile della squadra di calcio granata, relativo all’esercizio al 31 dicembre 2012, si è chiuso con una perdita netta di 10,99 milioni di euro. L’anno precedente la perdita era stata di 14,73 milioni.
Da quando Cairo ha comprato il club dal fallimento del Torino calcio di Franco Cimminelli, nell’agosto 2005, ripartendo dalla serie B, il nuovo Torino ha sempre chiuso i bilanci in rosso. Il Torino Fc di Cairo ha totalizzato 58,37 milioni di perdite nette in sette anni e mezzo.
Il bilancio del Toro è la somma di due mezze stagioni sportive, perché Cairo ha fissato la chiusura dell’esercizio non al 30 giugno, la data che segna la fine della stagione sportiva, ma al 31 dicembre, per farlo coincidere con l’esercizio della sua società capogruppo, Ut Communications.
Così il consuntivo 2012 fotografa la seconda metà del campionato 2011-2012, nel quale il Torino era in serie B e la prima metà del campionato 2012-2013, nel quale ha giocato in serie A, terminando al sedicesimo posto. La promozione in A ha dato una spinta ai ricavi, dai 14,84 milioni dell’intero 2011 ai 31,25 milioni del 2012, escluse le plusvalenze per cessione di calciatori.
Nel primo semestre 2012, in serie B, i ricavi (valore della produzione) sono stati 7,98 milioni, nel secondo semestre, in serie A, i ricavi sono quasi triplicati a poco meno di 23 milioni. Il balzo è nei proventi da diritti televisivi, 15,8 milioni in tutto il 2012 contro appena 521mila nel 2011. I ricavi da stadio ammontano a 3,94 milioni, rispetto a 2,29 milioni nel 2011.
Con il passaggio in serie A, anche i costi però sono lievitati: il costo del personale è aumentato da 20,6 a 27,68 milioni. Per gli ammortamenti la società ha accantonato 10,73 milioni rispetto a 9,65 milioni nel 2011.
Nel 2012 il Torino ha investito nell’acquisto di calciatori 15,76 milioni netti. L’operazione più rilevante è stata l’acquisto dalla Fiorentina di Alessio Cerci per 5 milioni. Contemporaneamente i due club hanno stipulato una comproprietà sul calciatore, la Fiorentina ha riconosciuto un valore di 2,5 milioni. Dall’agosto 2012 Cerci è in forza al Torino, è uno dei pezzi pregiati che Cairo potrebbe cedere l’estate prossima.
A causa delle costanti perdite, il patrimonio netto a fine 2012 era ridotto a 759.925 euro. Cairo deve sostenere il club con periodiche erogazioni a copertura del passivo. «Nel corso dell’esercizio 2012, il socio Ut Communications Spa - si legge nella relazione - ha continuato ad assicurare al Torino il suo supporto finanziario, destinando alla riserva per copertura perdite finanziamenti infruttiferi precedentemente erogati per 7,4 milioni di euro». Dopo la fine dell’esercizio sono stati integralmente rimborsati, per 3 milioni di euro, i finanziamenti infruttiferi erogati dal socio Ut Communcations. A favore di altre società di Urbano Cairo, riconducibili alla quotata Cairo Communication (controllata dalla Ut Communications), ci sono provvigioni per 60mila euro riconosciute dal Torino alla Cairo Pubblicità per accordi pubblicitari «segnalati» da quest’ultima e stipulati dal club e 100mila euro di corrispettivi alla Cairo Communication per servizi amministrativi.