Marco Molendini, Macro, il Messaggero 18/2/2014, 18 febbraio 2014
SANREMO AL VIA SOLITE RISSE E CONTI A POSTO
L’APERTURA
SANREMO
Il Festival stasera compie 64 anni e nella sua vita si è specializzato nell’arte di drammatizzare. Per questo, ieri, Luciana Littizzetto ha provato a gettare acqua sul fuoco: «L’unica cosa che non ripeteremo è stai sereno» ha ironizzato, riferendosi al celebre hastag di Renzi #enricostaisereno. Mano a mano che il debutto si avvicina, in effetti, il clima si arroventa. «In due Sanremo abbiamo passato tre governi, non è cosa da poco», commentava il direttore di Raiuno, Leone, con Fabio Fazio pronto ad aggiungere: «E anche due papi».
Il primo problema si chiama Beppe Grillo. Verrà, non verrà? Fazio e Leone usano le molle: «Se viene a vedere il Festival, non può che farci piacere». Forse ha ragione Paolo Bonolis che commentando l’ipotesi ha detto «Se fossi in Fazio lo lascerei urlare. Finchè fa spettacolo e audience...». E, probabilmente, lo sarebbe anche Fazio, però dal fronte politico c’è già chi mette in guardia (Peluffo capogruppo in vigilanza del Pd). Comunque, se Grillo ci sarà (accompagnato dalla moglie pare) e sarà seduto in platea difficile che faccia finta di niente: intanto tutti gli occhi sarebbero rivolti verso di lui. E poi, se viene, che fa? Fa finta di nulla e si mette a ascoltare le canzoni?
Secondo tema, la questione di Rufus Wainwright. «Mettiamolo fra Claudio Santamaria e Francesco Di Gesù, in arte Frankie Hi Nrg», ha provato a stemperare Lucianina. Ma il rocker canadese, che dieci anni fa ha scritto una canzone irriverente, Gay Messiah, continua a essere oggetto di una sequela di interventi di politici (di ogni area) che probabilmente ignorano la sua musica e non si sono informati sul fatto che Rufus, domani, renderà omaggio ai Beatles cantando Across the universe (non sappiamo se dirà che John Lennon era gay). La scia polemica ha messo uno contro l’altro anche un consigliere Rai, Verro, e il direttore di Raiuno Leone che gli ha risposto secco: «Vorrei tranquillizzarlo, noi ci comportiamo da tv pubblica, infatti abbiamo invitato un artista come Rufus Wainwright che le tv commerciali non avrebbero mai invitato».
Ma le polemiche sono come le ciliegie: una tira l’altra. Così, ecco il Codacons che solleva il tema dimenticato del televoto lanciando un esposto alla Procura della Repubblica di Sanremo, all’Agcom e all’Antitrust chiedendo il sequestro del sistema del televoto perché il regolamento non tiene conto delle delibere dell’Autorità circa i problematici voti a pacchetto dei call center.
E finisce in polemica anche una notizia positiva, lanciata da Leone ieri: il Festival va in positivo di due milioni e mezzo (18 milioni i costi, 20 le entrate, 2 milioni dalla pubblicità, 600 mila euro dai biglietti, compreso quello di Grillo). Ma Brunetta ha riaperto la questione dei compensi della coppia Fazio Littizzetto chiedendo trasparenza: «Non è ammissibile dover leggere sui giornali le solite indiscrezioni, quando è la Rai, per legge, a dover pubblicare le retribuzioni dei dipendenti».
Per fortuna ci sono notizie anche sul fronte dello spettacolo. Ligabue, già previsto nella finale di sabato, farà il bis, annuncia Fazio. Stasera salirà sul palco per rendere omaggio a Fabrizio De Andrè (di cui oggi è il compleanno). Nella serata ci sarà poi Yusuf Cat Stevens, il grande cantautore britannico di religione musulmana (nessuno si è ancora levato per protestare), che ci sarà Laetitia Casta (pare che Fabio Fazio, così ha detto Luciana Littizzetto, si lancerà in un duetto canoro con lei: nessuno ha protestato), che ci sarà nostra signora della tv, Raffaella Carrà con cui Lucianina canterà e ballerà («non il Tuca-tuca» assicura) come domani farà con le gemelle Kessler, altra dedica ai 60 anni della tv che non sarà una celebrazione, bensì, dice Fazio, «semplici punteggiature senza filmati in bianco e nero come fanno tutti».
Stasera, dunque, si parte, anche se col patema d’animo. E il compito di aprire toccherà ad Arisa, subito dopo il prologo filmato di Pif (intitolato Sanremo & Sanromolo), che continua ad aggirarsi con la telecamera incollata alla mano. A tutti i big in gara, l’ex Iena ha chiesto di partecipare al "suo" festival, cantando qualcosa che contenga nel testo la parola Sanromolo. Intanto la mette così: «Sono contento di essere qui. È come stare in pasticceria davanti ad un banco di dolci, in mezzo alle cassate. Quando venivo a Sanremo con le Iene invece c’erano i cecchini pronti a colpirmi...».
Marco Molendini