Paolo Conti, Corriere della Sera 17/2/2014, 17 febbraio 2014
SACCÀ: «DALLA FINANZA AI LICENZIAMENTI, LA FICTION RISCOPRE IL NORD»
«Il Nord, come sfondo narrativo, è stato assente per troppi anni dai nostri schermi televisivi, soprattutto quelli Rai. Noi abbiamo puntato molto su questa scommessa: proporre una bellissima Milano e poi Torino, Treviso, Trento, Lerici, la costa ligure, la campagna di Lucca». Agostino Saccà, ex direttore generale della Rai ed ex direttore di Rai1 e di Raifiction, oggi è presidente e amministratore unico della «Pepito produzione».
La scommessa di cui parla è la serie di cinque film per la tv da cento minuti ciascuno intitolata «Purché finisca bene», che partirà lunedì 7 aprile in prima serata, quattro regie firmate da Fabrizio Costa e una da Luca Ribuoli: «Ricorriamo al registro della più classica commedia all’italiana per raccontare il Paese di oggi anche nelle sue pieghe più amare. La mancanza del lavoro, la difficoltà dei giovani a costruirsi un futuro, il fenomeno dei licenziamenti dei manager, ben 150 mila negli ultimi quattro anni, il conflitto tra finanza e lavoro, le industrie strozzate. E poi la dittatura della burocrazia, la difficoltà di essere buoni genitori, la crisi della coppia. Ma tutto è riscattato dal buonumore, dalle risate, con un occhio al pubblico più giovane e insieme familiare».
In quanto alla scelta del Nord, Saccà indica queste cifre: «Nella fiction di Rai1 ormai il Nord è presente solo nel 9-10% delle produzioni. Ci sono grandi eccezioni come la recente biografia di Adriano Olivetti ma la stragrande maggioranza delle storie è ambientata nel Centro-sud. Tutto questo provoca uno squilibrio anche nell’uso di una certa lingua, che rischia di diventare stanca e ripetitiva. E così si finisce col solito meccanismo sostanzialmente romano-centrico. Di qui la nostra scelta».
Nel film Un marito di troppo , con Cristiana Capotondi, Flavio Parenti e Giorgio Marchesi, si vedrà una Milano tirata a lucido e piena di fascino: il Duomo, i Navigli, corso Manzoni. Si riscopriranno televisivamente il suo cielo, i viali alberati, il fascino di una città che da sempre è sinonimo di business ma qui diventa il fondale di una commedia sentimentale dove c’è continuamente anche Torino.
In quanto agli altri titoli, c’è Una Ferrari per due , con Neri Marcorè, Giampaolo Morelli e Anita Caprioli, il racconto di un manager licenziato che lotta per mantenere nel lusso la sua famiglia; La tempesta , storia di un «bamboccione» improvvisamente costretto a guidare un’azienda e a diventare padre adottivo; Una villa per due , di nuovo con Marcorè-Morelli e Angela Finocchiaro, vicenda di una casa progettata e mai conclusa; Una coppia modello , con Daniele Pecci, Sergio Assisi, Bianca Guaccero e Chiara Ricci, intreccio di due separazioni parallele.
Conclude Saccà: «Il bello di prodotti come questi è anche la loro facile replicabilità, in una stagione in cui i canali televisivi crescono di numero e i palinsesti hanno bisogno di buon materiale nel proprio repertorio».
Paolo Conti