Alessandra Rota, La Repubblica 16/2/2014, 16 febbraio 2014
MEREGHETTI
& MORANDINI, LE GUIDE MICHELIN DEL CINEMA –
Il Mereghetti & il Morandini: due nomi, due garanzie di qualità. E parliamo di dizionari. Il primo non usciva dal 2011: tre anni di attesa e poi ecco l’edizione 2014 in tre volumi; il secondo, più costante nella pubblicazione, stavolta ai film aggiunge anche le serie televisive. Nell’era degli archivi online il “peso” cartaceo di queste opere fa parecchio ricordi di liceo: quasi seimila pagine il Mereghetti, più di duemila il Morandini. È come avere sotto mano il Devoto Oli o il Castiglioni. Edito da Baldini e Castoldi, il vademecum curato dal critico cinematografico del
Corriere della sera, compie vent’anni. Una ricorrenza che festeggia con tremila schede in più (28mila in totale) e con un’aggiunta: si parla anche di quei film importanti che non hanno avuto una distribuzione “regolare” in sala. Il metodo utilizzato è quello già conosciuto, giudizio in stellette, titolo originale, paese, durata, regista, cast e riassunto. Non esiste, per scelta dell’autore, una versione digitale. L’“anima” del Mereghetti 2014 sta tutta in copertina, nell’immagine tratta da Butch Cassidy (di George Roy Hill, 1969) in cui Robert Redford e Paul Newman si girano giovani e sfolgoranti verso l’obiettivo.
C’è il commissario Montalbano invece sulla cover del Morandini (Laura, Luisa e Morando); Luca Zingaretti nei panni del celeberrimo protagonista dei polizieschi di Andrea Camilleri. Anche qui la foto di “apertura” racconta l’impostazione. Che include le fiction, i serial tv di successo, paragonati, in caso di prodotti come quello firmato da Alberto Sironi, alla miglior produzione cinematografica. Il Morandini 2014 “usa” le piattaforme e debutta su iPhone e iPad con 25400 film, 7mila immagini (o scene o locandine). La struttura informativa è basilare, titolo italiano e originale, sintesi della trama, anno di uscita, paese di produzione, interpreti, durata, indicazione del giudizio della critica e il gradimento del pubblico. E poi gli apparati con gli indici suddivisi per autori letterari e teatrali, per registi e attori principali seguiti dall’elenco dei premi Oscar del 2013. Tornando invece al Mereghetti, nel dizionario 2014 c’è un “pallino” speciale, l’indicatore di delusione. Tranquilli, però, nella Guida Michelin del cinema sono segnalati anche undici “film stellari”, insigniti cioè delle quattro stelle.
L’illusionista di Sylvain Chomet, Quando il giorno incontra la notte di Teddy Newton, Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, Poetry di Lee Chang-dong, Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismäki, Kotoko di Shinya Tsukamoto, Hugo Cabret di Martin Scorsese, Una separazione di Asghar Farhadi, A Simple Life di Ann Hui, Amourdi Michael Haneke, Follia e amore di Wang Bing.