Luca Mastrantonio, Corriere della Sera 15/2/2014, 15 febbraio 2014
IL FILOSOFO MARXISTA: «MINACCIATO, NON VADO A CASAPOUND»
Dopo le polemiche, gli insulti e le minacce, il giovane marxista Diego Fusaro rinuncia al suo intervento a CasaPound, a Roma, previsto per il 21 febbraio prossimo: «Intendo non partecipare più all’incontro — racconta al Corriere della Sera via telefono, con tono fermo e contrariato — perché non ci sono le basi per un dialogo sereno. Non si tratta di paura fisica, anche se comunque tolgo apprensione a chi mi sta vicino, ma non voglio essere il pretesto per tafferugli tra sedicenti fascisti e sedicenti comunisti. Non voglio che il mio nome sia legato a pestaggi o scontri che non siano di idee».
Nato a Torino nel 1983, Fusaro, ricercatore in Storia della Filosofia, è tra i giovani pensatori italiani più in vista; oltre a libri accademici, ha scritto bestseller come Bentornato Marx! (Bompiani, 2009), ed è ospite fisso di varie trasmissioni televisive. La notizia della sua presenza a CasaPound era stata annunciata qualche giorno fa da un manifesto dove campeggiava il barbone di Marx, il nome dell’altro relatore, Andriano Scianca, responsabile culturale di CasaPound, e il simbolo del centro sociale, una tartaruga stilizzata.
Le reazioni, come spesso accade in questi casi, non si sono fatte attendere. Prima insulti su Facebook e al telefono, con numeri anonimi, «ma ho ricevuto anche attestati di solidarietà — precisa Fusaro — ci sono molte persone intelligenti sia a destra che a sinistra»; poi, attacchi più articolati ma molto poco dialettici. L’associazione comunista Antiper, «dove per altro in passato ho tenuto una conferenza», ricorda Fusaro che fa parte anche dell’associazione Bottega Partigiana, gli ha dedicato una lettera molto elaborata, che ci concludeva con un avvertimento: «Gli errori che vengono corretti in tempo si possono ed anzi si devono perdonare; invece, perseverare nell’errore non sarebbe perdonabile e credi, quello che stai facendo è un grandissimo errore, un errore di cui, se sei in buona fede, sicuramente ti pentirai quando sarà troppo tardi; se invece non sei in buona fede, allora non fare nessuna autocritica, vai pure avanti. Di nemici, sulla strada della trasformazione rivoluzionaria del mondo ne abbiamo e ne avremo tanti. Uno in più è male, ovviamente, ma non è poi la fine del mondo».
Il giornale comunista online contropiano.org è andato oltre: «Bisogna scegliersi anche i nemici, ormai (...) Persino Marx perse un intero anno della sua intelligenza per “sputtanare” un tale che era soltanto una spia da quattro soldi (“Herr Vogt”), per cui non era necessario alcun pensiero, ma soltanto un paio di bastonate».
Minacciare le bastonate è da fascisti, protesta Fusaro, che vorrebbe ridere con Ennio Flaiano, per il quale in Italia ci sono due categorie di fascisti: i fascisti e gli antifascisti; ma di ridere ha poca voglia, e spiega perché ha deciso di tirarsi indietro: «L’incontro è stato reso impraticabile dagli insulti e dalle minacce, ma soprattutto da un fraintendimento politico ormai troppo diffuso, per cui, se accetti il dialogo, di fatto aderisci alle idee dei tuoi interlocutori. Ma così si uccide Socrate! Un filosofo deve dialogare con tutti, anche con chi la pensa diversamente, per fargli cambiare idea, per criticare le sue idee».
Ecco di cosa avrebbe parlato Fusaro a CasaPound: «Oggi più che mai è necessaria, di Marx, la tensione verso l’emancipazione dalla reificazione capitalistica e dalla violenza dell’economia globale; Marx insegna a lottare per una comunità di individui liberi, uguali e fratelli. Il comunismo novecentesco è morto, ma sopravvive il comunismo ideale eterno, l’ideale di un’umanità libera ed emancipata, senza sfruttamenti né classismo né razzismo. Ecco, per esempio CasaPound sbaglia ad aver paura del meticciato: l’unica razza esistente è la razza umana. Ma questo, purtroppo, non glielo potrò dire di persona».