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 2014  febbraio 14 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LETTA SI È DIMESSO


CORRIERE.IT
Il governo Letta è arrivato a fine corsa. Il premier ha rassegnato le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato che ha subito fatto diramare un comunicato (GUARDA) in cui spiega che non ci sarà alcun passaggio parlamentare per formalizzare la crisi. Non sarà necessario, viene fatto notare dal Quirinale , in quanto lo stesso Letta si è subito detto indisponibile ad un eventuale nuovo mandato esplorativo e un dibattito in aula non avrebbe aggiunto ulteriori elementi ad una crisi giudicata non reversibile, dopo il voto di giovedì nella Direzione nazionale del Pd, principale partito della maggioranza. Napolitano non intende dunque tirare troppo in lungo e per questo ha annunciato, tramite il segretario generale Donato Marra, di volere avviare consultazioni immediate: iniziate già nel pomeriggio con i presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso (che non ha rilasciato dichiarazioni) e Laura Boldrini (che è anche lei uscita dal colloquio con il capo dello Stato senza rivolgere la parola ai cronisti), e che si concluderanno nella giornata di sabato. Dopo i presidenti di Camera e Senato il presidente della Repubblica ha ricevuto il presidente del gruppo Misto del Senato, Loredana De Petris e il presidente del gruppo Misto della Camera, Pino Pisicchio.

SABATO - Le consultazioni ripartiranno sabato. Per il Pd, saranno presenti i capigruppo del Senato, Luigi Zanda, e della Camera, Roberto Speranza e non il segretario Matteo Renzi. Farà parte invece della delegazione di Forza Italia il leader Silvio Berlusconi.nonostante la condanna penale. Il Cavaliere dalla Sardegna, ha prima ricordato , di essere al momento l’ultimo premier eletto dal popolo e poi è tornato ad attaccare il capo dello Stato: «Ho avuto da più parti notizie di un vertice tra la più alta carica dello Stato, i vertici dell’Anm e del Partito democratico. Si sono detti, sconsolati: se non facciamo qualcosa di serio e questo qui non ce lo togliamo dai piedi rivince anche le prossime elezioni. E allora è iniziata una strategia di distruzione messa in atto in mille modi». Poi però ha aperto ad un futuro governo Renzi: «Stimo Renzi è intelligente e non è di scuola comunista».

M5S E LEGA - Per quanto riguarda le altre formazioni politiche il M5S ha scelto di non prendere parte alle consultazioni. E stessa strada ha deciso di prendere anche la Lega come ha dichiarato il suo segretario Matteo Salvini, dopo che il Quirinale avrebbe detto no all’invio di una delegazione composta da un presidente di regione, un presidente di provincia ed un sindaco.

IL TWEET - L’annuncio delle dimissioni era stato dato dallo stesso premier via Twitter, pochi minuti prima di arrivare al Quirinale . In mattinata, in quello che ricorderà probabilmente come il più amaro di tutti i San Valentino della sua vita, al presidente del Consiglio non era rimasto che lo spazio per i saluti e i ringraziamenti: ai ministri che hanno lavorato con lui, nel corso dell’ultima riunione dell’esecutivo - la numero 49 della «sua» serie -; e, via social, a tutti coloro che a vario titolo lo hanno aiutato. Poi una citazione di Seneca: «Ogni giorno come se fosse l’ultimo». Letta ha deciso di salire al Colle con tre ore di anticipo rispetto all’orario inizialmente previsto: inutile protrarre l’agonia. Quanto al suo futuro, tramite il suo entourage ha fatto sapere che non punta ad alcun incarico e che dunque si limiterà a fare il deputato del Pd.

LA CRISI VISTA DALL’ESTERO - Intanto anche all’estero c’è grande apprensione per l’evoluzione della crisi politica nostrana. Molti grandi quotidiani, come il New York Times, hanno valutato lo showdown di Letta come l’esito di una «rivolta» o di una «insurrezione» (GUARDA la notizia sulla stampa estera) all’interno del Pd. Fra i capi di governo è la cancelliera tedesca Angela Merkel la prima a prendere posizione: « Seguiamo la crisi con grande attenzione - ha detto il suo portavoce, Steffen Seibert -. Il governo tedesco auspica una soluzione rapida». E guarda già oltre José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue: «Ho incontrato diverse volte Matteo Renzi e mi sembra un europeista molto impegnato e profondamente interessato a far avanzare il processo di integrazione europea».


LA PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI - Alla fine, dunque, il Colle non ha avallato la richiesta di un passaggio parlamentare che era arrivata dai gruppi di opposizione. «La crisi non può aprirsi e chiudersi all’interno del Pd» aveva ribadito in mattinata il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta. Ma lo stesso Berlusconi, secondo un retroscena pubblicato oggi sul Corriere della Sera, non era particolarmente legato alla richiesta di un passaggio parlamentare, considerando la crisi ormai consumata. Il Quirinale, dal canto suo, ha fatto notare come già con Monti e lo stesso Berlusconi la «parlamentarizzazione» della crisi era stata evitata. E di fronte all’esigenza di dare risposte immediate al Paese - è stata enfatizzata ad esempio la necessità di proseguire sulla strada delle riforme, a partire da quella elettorale - ha prevalso una scelta di immediatezza. Il Movimento 5 Stelle è stato però il primo tra i gruppi politici a far capire di non essere interessato alle consultazioni: «Risparmiateci la presa per il c...» ha tuonato Beppe Grillo dal suo blog, puntando il dito contro Matteo Renzi, definito «carrierista senza scrupoli». La decisione è stata poi ratificata dai parlamentari con 62 voti a favore della rinuncia, 17 contro e 6 astenuti. Perplesso anche l’ex segretario leghista Roberto Maroni che ha invitato il suo partito a non rispondere alla chiamata di Napolitano.

LA STAMPA ESTERA
«Giovane “rottamatore” che va di fretta». «Politico combattivo ma con un’esperienza limitata e senza mandato popolare». Sono questi i principali giudizi su Matteo Renzi espressi dalla stampa straniera all’indomani dell’ascesa a futuro premier. Il sindaco di Firenze piace per il carattere tenace ma non sembra convincere in termini di autorevolezza né per le modalità con cui si insedia a Palazzo Chigi.

Dimissioni Letta, la notizia sui siti stranieri
«IL GIOVANE ROTTAMATORE» - Il Financial Times, che già giovedì aveva definito Renzi «demolition man», rievoca il vecchio appellativo del sindaco di Firenze e titola sul «giovane rottamatore che fa i conti con la battaglia delle riforme».
Renzi viene definito un «politico relativamente novizio», che «non è nemmeno membro del Parlamento», la cui esperienza di governo è «limitata alla guida della sola città di Firenze». «Il “parlantino” Renzi», inoltre, nota il quotidiano della City «manca della legittimazione popolare».
Tuttavia, si legge in prima pagina, «porta un dinamismo e una popolarità che sono mancate a Letta».
Il confronto con il predecessore è inevitabile: «Bruxelles diede il benvenuto all’europeista Letta, un poliglotta e difensore del rigore fiscale, ma troverà in Renzi un politico più combattivo, che parla un inglese stentato».
Non univoco anche il giudizio sui contenuti: «Forte nella retorica, con un’agenda politica chiara - una nuova legge elettorale, la cancellazione dell’attuale Senato, il rafforzamento del governo centrale - Renzi non però ha ancora delineato una strategia economica, al di là di annunci di politiche business-friendly e di tagli alla spesa pubblica».

IL PARTITO DEMOCRATICO - Le prime pagine dei principali quotidiani internazionali sottolineano, inoltre, le dinamiche interne al Pd da cui è scaturita la «staffetta» Letta-Renzi.
«Il premier rassegna le dimissioni dopo l’ammutinamento», è il titolo in prima pagina sul Wall Street Journal. Letta «verso le dimissioni dopo la rivolta del partito», è il taglio dell’edizione internazionale del New York Times. «Le dimissioni del primo ministro si aggiungono all’instabilità in Italia», titola El País convinto che «si inaugura un nuovo periodo di incertezza» per il nostro Paese. «Renzi è un politico che va di fretta», nota invece il corrispondente della Bbc da Roma, sul sito web dell’emittente britannica, elogiando il «carisma» del sindaco di Firenze ma evidenziando anche che «non è mai stato eletto in Parlamento e non ha un mandato popolare». Anche Le Monde , infine, titola su «Renzi, l’uomo che ha fretta».

GRILLO SU RENZI
«Il nuovo boss non è Al Capone, ma un carrierista senza scrupoli, in arte Renzie, buon amico di Berlusconi, di Verdini e di gente che avrebbe fatto paura ai gangster del proibizionismo. Le sue credenziali sono ottime. Oltre ad essere un bugiardo incallito, lo vogliono le banche, la Confindustria, De Benedetti, Scaroni, la finanza. Un perfetto uomo di sinistra». Arriva di buon mattino, nel giorno in cui Letta formalizzerà le sue dimissioni e Renzi diventerà il presidente di Consiglio in pectore, la dura posizione del leader del Movimento Cinque Stelle sul sindaco di Firenze. Beppe Grillo come sempre non si risparmia sui termini: «Oggi, San Valentino, Capitan Findus Letta rassegna le sue dimissioni a Napolitano. C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico nell’aria, come nel 14 febbraio del 1929 a Chicago. Allora ci fu la strage degli irlandesi, nel 2014 quella dei lettiani, almeno di quei pochi che non si sono riconvertiti al nuovo padrone vendendogli anche il culo». Per concludere, Grillo immagina come andrà la giornata di oggi: «Napolitano sceglierà Renzie (e non è un capriccio) che non è parlamentare, che non si è mai candidato nel ruolo di presidente del Consiglio durante le elezioni. Lo farà, come lo ha fatto per Monti e per Letta, ignorando il Parlamento, la Costituzione e la volontà degli italiani per la terza volta».

RENZI A FIRENZE - Intanto a Firenze Renzi vive il suo momento speciale: «Per me è delicato dirvi che questo è uno dei momenti più belli da cinque anni a questa parte», ha spiegato il segretario del Pd durante la cerimonia di San Valentino a Palazzo Vecchio con le coppie fiorentine che festeggiano i 50 anni di matrimonio.

REPUBBLICA.IT

ROMA - Alle 13 in punto Enrico Letta, dopo un breve Consiglio dei ministri, è salito al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni da capo del Governo al presidente Giorgio Napolitano. E ci è andato da solo, arrivando a bordo di una Lancia Delta grigia. L’orario, inizialmente fissato per le 16, è stato anticipato per permettere al Capo dello Stato di iniziare subito le consultazioni, cominciate puntualmente alle 17 (i primi a salire al Colle, in successione, sono stati il presidente del Senato Pietro Grasso e quello della Camera Laura Boldrini, che non hanno lasciato dichiarazioni) per concludersi domani.

Prima di andare da Napolitano, Letta ha scritto un tweet di commiato e ringraziamento.

Al #Quirinale a rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato. Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato. "Ogni giorno come se fosse l’ultimo"

Oltre a Grasso e Boldrini, il presidente Napolitano riceverà i capi delegazione del gruppo misto al Senato, Loredana De Petris, e del gruppo misto alla Camera, Pino Pisicchio. Domani invece tutti i partiti: si comincia alle 10 con la Svp, chiuderanno Forza Italia (alle 18.30) e il Pd (alle 19.15).

Il calendario completo delle consultazioni di domani:
10 - Südtiroler volkspartei (Alfreider)
10.20 - Minoranza linguistica (laniéce, Marguerettaz)
10.40 - Centro Democratico (Formisano, Tabacci)
11.00 - Alleanza per l’Italia (Bruno)
11.20 - Psi-Pli (Di Lello, Nencini)
11.40 - Fratelli d’Italia (Meloni)
12.00 - Gal (Ferrara)
12.20 - Per le autonomie (Fravezzi, Berger)
16.00 - Nuovo Centrodestra (Sacconi, Costa, Schifani, Alfano)
16.30 - Per l’Italia (Romano, Dellai, Cesa)
17.00 - Lega Nord (Bitonci e Giorgetti)
17.30 - Scelta Civica (Susta, Romano)
18.00 - Sel (Migliore)
18.30 - Forza Italia (Romani, Brunetta, Berlusconi)
19.15 - Partito Democratico (Zanda, Speranza)

Renzi parla da ex sindaco. Renzi, intanto, a Firenze ha festeggiato a Palazzo Vecchio le nozze d’oro di 600 coppie fiorentine in occasione di San Valentino. E, davanti alla folla di cittadini accorsi alla cerimonia, ha salutato la sua città parlando quasi da ex sindaco: "Siamo a un passaggio politico-istituzionale particolare. Vorrei chiedervi dal profondo del cuore di riservare al sindaco, comunque si chiami, lo stesso affetto e la stessa critica che sono stati riservate a me". Domani non farà parte della delegazione che si presenterà al Capo dello Stato.

L’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani è deluso per come sono andate le cose all’interno del partito. Ha telefonato a Enrico letta. E si è tenuto in contatto coi parlamentari d’area. "Non doveva finire così - ha detto - C’è stata una lacerazione nel partito che bisognava e si poteva evitare", ha detto. E anche sui contenuti del documento, in direzione bisognava "fissare qualche paletto" per dare una direzione progressista al cambiamento evocato da Renzi.




Opzioni
Aggiornamento in diretta

Berlusconi: fine di Letta decisa nel retrobottega Pd
"Questo governo sembrava eterno ma si sono poi riuniti al Pd, nel retrobottega, dove hanno deciso che Letta e il suo governo doveva andare a casa e che doveva andare a governare il sindaco di una piccola città, una bella città, una città dell’arte ma che non credo arrivi a 500 mila abitanti". Lo ha detto Silvio Berlusconi.
da Alessio Sgherza 20.04
Berlusconi: stima di renzi, intelligente e non comunista
"Io ho stima di Matteo Renzi, è intelligente, non è di scuola comunista e nel confronto personale l’ho trovato in sintonia con me". Lo afferma Silvio Berlusconi. "Non da oggi ma da diversi mesi ho augurato e mi sono augurato che possa compiere il miracolo già successo in Inghilterra e Germania di seppellire il partito comunista con la sua cinica ideologia" e dare vita a un "partito socialdemocratico".
da Alessio Sgherza 20.03
La lega Nord non andrà al Colle
"Abbiamo altro da fare". Così il segretario del Carroccio Matteo Salvini annuncia la decisione di non partecipare domani alle consultazioni del presidente Napolitano
da Monica Rubino 19.36
Pino Pisicchio (Gruppo Misto): appoggio al nuovo governo
"L’auspicio è quello di un governo che non si dia un traguardo breve, ma abbia un orizzonte di legislatura e che dovrà farsi carico della riforma elettorale".
da Monica Rubino 19.21
Permalink
Consultazioni, Sel non appoggia Renzi
Sinistra Ecologia e Libertà non appoggerà il governo Renzi. Lo ha detto a chiare lettere Loredana De Petris, ricevuta questa sera al Quirinale nell’ambito delle consultazioni. "Non c’è un giudizio positivo, non c’è la possibilità di un appoggio", ha spiegato la senatrice, "eravamo all’opposizione con il governo Letta, lo restiamo. Non è un concorso di bellezza, in cui cambia tutto se cambiano i protagonisti".
da Monica Rubino 19.05
Berlusconi grida al complotto: "Contro di me strategia di distruzione di massa da parte di Quirinale, Anm e Pd"
"Ho avuto da più parti notizie di un vertice tra la più alta carica dello Stato, i vertici dell’Anm e del Partito democratico... Si sono detti, sconsolati: ’se non facciamo qualcosa di serio, questo qui non ce lo togliamo dai piedi e rivince anche le prossime elezioni...’ E allora è iniziata una strategia di distruzione messa in atto in mille modi". Silvio Berlusconi parla ad Arborea, in Sardegna, e torna a prendersela con il Colle, la magistratura e il Pd per spiegare la caduta del suo ultimo governo nel 2011.
da Monica Rubino 19.04
Domani consultazioni al Quirinale dalle 10 del mattino. Chiude il Pd in serata
L’ufficio stampa della presidenza della Repubblica rende noto il calendario della consultazioni di domani del presidente Napolitano.
10.00: Südtiroler volkspartei; 10.20: Minoranza linguistica della Valle d’Aosta; 10.40: Centro democratico; 11.00: Maie -Movimento associativo italiani all’estero -Alleanza per l’italia (Api); 11.20: Partito socialista italiano (Psi) - liberali per l’italia (Pli); 11.40: Fratelli d’Italia; 12.00: Grandi autonomie e libertà; 12.20: Gruppo parlamentare per le autonomie.

16.00: Ncd; 16.30: Per l’Italia e Udc; 17:00: Lega Nord; 17.30: Scelta Civica; 18:00: Sel (gruppo Camera); 18.30: Forza Italia; 19.15: Pd
da Monica Rubino 19.01
Terminato il colloquio con Napolitano, il presidente della Camera Laura Boldrini va via senza rilasciare dichiarazioni
da Monica Rubino 18.48
Angeletti: basta proclami ora decisioni
"Non vogliamo più proclami, ma decisioni. Il Governo che verrà non declini la sua agenda al futuro, ma al presente: faccia, non prometta. Vorremmo un programma di governo che scegliesse delle priorità e che poi le mantenesse". Lo ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti
da Alessio Sgherza 18.44
Il Codacons a Napolitano: "Le consultazioni siano estese anche alle associazioni dei consumatori"
da Monica Rubino 18.33
Crosetto: Fdi al Colle per rispetto, ma è una farsa
Il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, annuncia che il suo partito si presenterà al Capo dello Stato solo per rispetto delle istituzioni. Ma definisce le consultazioni "una liturgia antica che forse aveva senso prima degli ultimi due anni ma che oggi assomiglia troppo ad una farsa. Sarebbe più sensato e vero andare in delegazione al Nazareno, alla segreteria del Pd, ed evitare finte perdite di tempo".
da Monica Rubino 18.25

Il presidente della Camera Laura Boldrini entra al Quirinale per le consultazioni con Napolitano
da Monica Rubino 18.07
I geologi: lasciate Orlando al ministero dell’Ambiente
Il Consiglio nazionale dei geologi si schiera a difesa del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (della minoranza Pd) e chiede che venga lasciato al suo posto anche nel nuovo governo Renzi per "il lavoro svolto in difesa del suolo, contro il dissesto idrogeologico e contro chi ancora vorrebbe proseguire nella strada dei condoni edilizi".
da Monica Rubino 18.03
Tabacci (Centro democratico) si schiera con Renzi
Già alleato di Bersani e poi di Letta, Bruno Tabacci conferma la fedeltà della sua formazione, Centro democratico, alla coalizione di centrosinistra. E in un documento approvato dalla direzione del partito afferma: "Abbiamo valutato positivamente la proposta del segretario del Pd Matteo Renzi di affidare ad un nuovo governo con un nuovo programma ed un orizzonte di legislatura davanti a sè il compito di guidare il paese fuori dalla crisi e verso una prospettiva di sviluppo allineata a quella dell’Europa".
da Monica Rubino 17.57
La delusione di Bersani: "Non doveva finire così"
L’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani è deluso per come sono andate le cose all’interno del partito. L’ex segretario ha telefonato a Enrico letta. E si è tenuto in contatto coi parlamentari d’area. "Non doveva finire così. C’è stata una lacerazione nel partito che bisognava e si poteva evitare", ha detto. E anche sui contenuti del documento, in direzione bisognava "fissare qualche paletto" per dare una direzione progressista al cambiamento evocato da Renzi.
da Monica Rubino 17.32
Il calendario delle consultazioni di oggi
Dopo Grasso, alle 17.45 Napolitano riceverà il presidente della Camera Laura Boldrini. Poi alle 18,30, i presidenti del gruppo misto di Senato e Camera, rispettivamente Loredana Depetris e Pino Pisicchio. Dopo di loro la prima giornata di consultazioni si chiuderà per riprendere domani mattina con tutti gli altri gruppi, tra cui Pd e Fi.

da Monica Rubino 17.16

Il presidente del Senato Pietro Grasso arriva alle 17 al Quirinale per le consultazioni
da Monica Rubino 17.11
Osservatore romano: si volti pagina
"Ciò che rimane, agli occhi degli italiani e degli osservatori oltre confine, è il consumarsi di un’ennesima crisi di Governo dalle motivazioni e dai rituali che sanno di stantio". Lo scrive l’Osservatore Romano rilevando che "con Renzi arriva perciò il momento nel quale deve voltare pagina l’Italia intera, dopo venti anni poco utili".
da Monica Rubino 16.43

Renzi parla alla città da ex sindaco: "Vorrei chiedervi dal profondo del cuore di riservare al sindaco, comunque si chiami, lo stesso affetto e la stessa critica che sono stati riservate a me". Leggi l’articolo firenze.repubblica.it
da Monica Rubino 16.42
Renzi: "Siamo a particolare passaggio politico-istituzionale"
"Siamo in un passaggio particolare dal punto di vista politico e istituzionale". Lo ha sottolineato Matteo Renzi, segretario del Pd, parlando in qualità di sindaco di Firenze a 600 coppie riunite in Palazzo Vecchio in occasione di San Valentino per festeggiare le nozze d’oro. "Dobbiamo vivere il presente per costruire il futuro", ha affermato tra l’altro Renzi. "Il giorno più bello è quello che non abbiamo ancora vissuto", ha aggiunto tra gli applausi dei presenti.
da Monica Rubino 16.34
Scaroni (Eni): "Renzi ha impeto, vuole riformare il Paese"
"Quel che mi piace di lui è la sua volontà di agire e di agire velocemente", dice di Matteo Renzi l’a.d di Eni, Paolo Scaroni, a Bloomberg Tv: "Renzi ha impeto, è davvero una persona che vuole riformare il Paese e riformare il Paese a volte non equivale a essere popolari ma quando si vuole qualcosa davvero si è già a metà strada".
da Monica Rubino 15.53
Il Mattinale di Fi: "Alfano soffre per Letta e s’offre a Renzi"
"Alfano/1. Soffre per Letta, s’offre a Renzi". Lo scrive, nelle sue parole chiave, ’Il Mattinale’, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. "Alfano/2. Alfano il funambolo. Lui s’offre. Gli italiani soffrono - prosegue ’Il Mattinale’ -. San Valentino. Auguri sinceri a tutte le coppie: Alfano-Letta; Alfano-Renzi; Alfano-Poltrona; Alfano-Preferenze; Alfano-Soglia; Alfano- Kazakistan; Alfano-Schifani; Alfano-Cicchitto; Alfano-De Girolamo; Alfano-Pd; Alfano-Lupi; Alfano-Alfano (continua...)", conclude ’Il Mattinale’.
da Monica Rubino 15.36
Castelli (M5s): "Con Letta vada a casa anche Napolitano"
Laura Castelli, deputata 5 stelle, chiede a nome del Movimento il voto subito e le dimissioni del presidente della Repubblica: "Noi chiediamo lo scioglimento delle Camere e il voto subito. Lo stesso Napolitano disse che se Letta non fosse riuscito si sarebbe dimesso". Bene, "Letta non è riuscito a mandare avanti il suo governo", quindi "il presidente Napolitano vada a casa anche lui e lasci questo paese in mano a chi conosce i problemi dei cittadini".
da Monica Rubino 15.34
Legambiente: "Assicurare stabilità politiche ambientali"
"Se crisi deve essere che sia una crisi di crescita e un’occasione per investire sulla qualità ambientale per il futuro di questo paese". Così il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha dichiarato sulla situazione di crisi del governo. "Sviluppo delle rinnovabili, abbandono delle fonti fossili, efficienza energetica, lotta al dissesto idrogeologico, al consumo di suolo e all’abusivismo edilizio, riqualificazione urbana, bonifiche dei siti inquinati, ma anche agricoltura di qualità contro l’utilizzo degli Ogm - dice Cogliati Dezza - questi i fronti su cui premere l’acceleratore per rimettere in piedi il Paese".

da Michela Scacchioli 14.57
Salvini (Lega): "Consultazioni? Vedremo. Ma incontreremo Renzi"
Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ancora non ha deciso se mandare o meno la delegazione del Carroccio alle consultazioni con Napolitano: "Ha ragione Maroni: è tutta una manfrina interna al Partito Democratico, se la cantano e se la suonano Napolitano, Letta, Renzi, mentre gli altri fanno da contorno come le palline sull’albero di Natale", ha detto il segretario della Lega Nord, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24. Dunque non andrete alle consultazioni?, gli è stato chiesto. "Vedremo se, come, quando e per fare cosa. Se dobbiamo andarci per farci raccontare cosa ha deciso di fare il Pd, l’abbiamo letto sui giornali", ha risposto.
"Un altro paio di maniche, da segretario della Lega, sarà incontrare Renzi per portargli le proposte che vediamo utili per il Paese: l’uscita dall’Euro, il ministero dell’agricoltura da non rinnovare per lasciare le competenze alle regioni, all’abolizione della riforma Fornero. Sul tema ci saremo, mentre i riti su cose che sono state decise in altre stanze non ci interessano più di tanto", ha insistito.
da Monica Rubino 14.54
Vendola: "Delusione totale su tutta la linea"
Il leader di Sel in una nota: "Al presidente Napolitano andremo a dire che Sel è disponibile soltanto ad una operazione di discontinuità. Diremo al presidente che occorre cancellare la stagione della compromissione tra centrosinistra e centrodestra e avviare un risanamento economico fondato su un piano per il lavoro che non deve essere contro i lavoratori.
Finora quelle di Renzi sono state mosse tutte sbagliate".
da Monica Rubino 14.24
Il giudizio della Cgil
Susanna Camusso: "Mi auguro che Renzi metta il lavoro al centro del suo programma - ha detto il leader della Cgil - Noi lo valuteremo su questo, se ci sarà discontinuità - ha proseguito - se si parte da lì daremo un giudizio di discontinuità"
da Monica Rubino 14.20
Consultazioni al via alle 17
Le consultazioni al Quirinale inizieranno oggi pomeriggio alle ore 17.00 con il presidente del Senato, Pietro Grasso e alle 17.45 con la presidente della Camera, Laura Boldrini, e si concluderanno nella giornata di domani.
da Monica Rubino 14.12
Napolitano: non serve passaggio parlamentare
Il Quirinale in una nota spiega che le dimissioni del presidente Letta "conseguono necessariamente al deliberato assunto ieri - in forma pubblica e con l’espresso consenso dei presidenti dei rispettivi gruppi parlamentari - dalla direzione del partito democratico a favore di un mutamento della compagine governativa". La nota del Colle prosegue: "Essendogli così venuto meno il determinante sostegno della principale componente della maggioranza di governo, il presidente del Consiglio ritiene che a questo punto un formale passaggio parlamentare non potrebbe offrire elementi tali da indurlo a soprassedere dalle dimissioni, anche perchè egli non sarebbe comunque disponibile a presiedere governi sostenuti da ipotetiche maggioranze diverse".
da Monica Rubino 13.58
Consultazioni al Quirinale oggi e domani
Dopo l’incontro tra Giorgio Napolitano ed Enrico Letta, il Colle dirama un comunicato, in cui si legge: "Da parte sua il Presidente della Repubblica svolgerà nel più breve tempo possibile le consultazioni dei Gruppi parlamentari al fine di avviare la complessa fase successiva che dovrà condurre a una efficace soluzione della crisi, quanto mai opportuna nella delicata fase economica che il paese attraversa e per affrontare al più presto l’esame della nuova legge elettorale e delle riforme istituzionali ritenute più urgenti. Le consultazioni inizieranno oggi pomeriggio e si concluderanno nella giornata di domani".
da Monica Rubino 13.57
Terminato il colloquio di Letta con Napolitano
Alle 13.45 Enrico Letta lascia il Quirinale dopo aver rassegnato le sue dimissioni da presidente del Consiglio
da Monica Rubino 13.49
Letta sale alle 13 al Quirinale per dare le dimissioni
L’orario, inizialmente fissato per le 16, è stato anticipato per permettere al Capo dello Stato di iniziare subito le consultazioni.
da Monica Rubino 13.49
M5s ha votato, non andrà a consultazioni
Il M5s non andrà alle consultazioni al Quirinale. Lo ha deciso l’assemblea dei deputati del Movimento. I voti contrari alle consultazioni sono stati 62, 17 i favorevoli e 6 gli astenuti
da Monica Rubino 13.29
Maroni: consultazioni inutili
L’invito rivolto al Colle dal M5s a non fare le consultazioni, viene ripreso anche da Roberto Maroni, presidente leghista della Regione Lombardia: "Questa volta sono d’accordo con Beppe Grillo. Queste consultazioni sono inutili e, se fossi il segretario della Lega, non andrei al Quirinale".
da Monica Rubino 13.28
12.55
TwitterEnrico Letta @EnricoLetta
Al #Quirinale a rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato.Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato."Ogni giorno come se fosse l’ultimo"
L’Ue dà fiducia all’Italia
Arriva anche il parere dell’Ue sulla situazione italiana. Pia Ahrenkilde, portavoce della Commissione, resta fiduciosa nella volontà e nella capacità del nostro Paese di proseguire con le riforme di consolidamento. "Continuiamo a lavorare con l’Italia - ha detto - in vista del semestre europeo".
da Monica Rubino 12.24


Era il 28 aprile 2013 quando il governo guidato da Enrico Letta giurava al Quirinale. Neanche 10 mesi dopo a Palazzo Chigi si concretizzerà la ’staffetta’
da Michela Scacchioli 12.05
Al via Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, l’ultimo dell’era Letta

Ha preso il via a palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri, l’ultimo per il premier Enrico Letta, alla luce delle sue dimissioni dopo il cambio di governo chiesto ieri dalla direzione nazionale del Pd.

da Michela Scacchioli 11.52
Alle 16 Letta da Napolitano per le dimissioni

Enrico Letta salirà dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 16 per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio, dopo l’esito della direzione del Pd di ieri. Già ieri si ipotizzava che Letta si sarebbe recato al Quirinale nel pomeriggio, dal momento che lo stesso presidente del Consiglio uscente e il capo dello Stato avevano confermato gli impegni per questa mattina: la riunione del Consiglio dei ministri per Letta (l’ultima), e l’inaugurazione dell’anno giudiziario alla Corte dei Conti per Napolitano.

da Michela Scacchioli 11.47
Civati: "Dal metodo Boffo al metodo Renzi"

"E’ stato un omicidio preterintenzionale". Pippo Civati, dai microfoni di Radio Ies, afferma che "se dovesse andare avanti con questo decisionismo, questa violenza, qualcuno potrebbe sospettare che sia un metodo di lavoro: prima Fassina, poi Cuperlo, ora Letta, al quale era stato detto ’stai sereno, tanto poi ti trucidiamo’. Renzi diventa un personaggio noir. In questo modo - conclude - dopo il ’metodo Boffo’ ci sarà il metodo Renzi".
da Michela Scacchioli 11.43
Dalle banche estere fiducia a Renzi

La svolta al governo, con l’imminente ingresso del leader del Pd Matteo Renzi a Palazzo Chigi, viene salutata con cauto ottimismo dagli analisti di molte banche internazionali anche se, dai report sull’Italia raccolti da Bloomberg, emerge come il vero banco di prova su cui verrà valutato il futuro presidente del Consiglio saranno le riforme. Un percorso, sottolineano in molti, che non sarà privo di ostacoli.
da Michela Scacchioli 11.40
M5S: "Consultazioni? Non sappiamo se andremo"

"Chi di noi andrà alle consultazioni? Intanto chiariremo in un’assemblea ’se’ andremo alle consultazioni con Napolitano". Così il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, del M5S, intervenuto a ’24 Mattino’ su Radio 24. "Conoscete benissimo i rapporti che abbiamo con Napolitano - ha aggiunto - non crediamo che negli ultimi due anni sia stato vero arbitro e garante della Costituzione. In questo caso i giochi si sono decisi in un’assemblea di partito, il Pd, composta da 130 persone, quando quel partito ha 400 parlamentari. Credo che dovremo riflettere se andare al Quirinale o aspettare la nuova maggioranza in parlamento, se fanno la cortesia di venirci".

da Michela Scacchioli 11.38
Renzi: momento delicato ma tra i più belli

"Per me è delicato dirvi che questo è uno dei momenti più belli da cinque anni a questa parte". Così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, segretario del Pd e premier in pectore, si è rivolto a oltre 600 coppie fiorentine giunte in Palazzo Vecchio per festeggiare le nozze d’oro, in occasione di San Valentino. La frase di Renzi è stata salutata da uno scrosciante applauso nel Salone dei Cinquecento.

da Michela Scacchioli 11.33

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Napolitano: "Nessun passaggio parlamentare". Subito dopo l’incontro con il premier dimissionario, Napolitano, in una nota, spiega che non ci sarà nessuna passaggio alle Camere, in quanto le dimissioni di Letta sono irrevocabili: "Un formale passaggio parlamentare - si legge nel comunicato del Colle - non potrebbe offrire elementi tali da indurlo a soprassedere dalle dimissioni, anche perché egli non sarebbe comunque disponibile a presiedere governi sostenuti da ipotetiche maggioranze diverse".

Berlusconi all’attacco. L’ex premier, da Arborea (Oristano) dove sta chiudendo la campagna elettorale di Ugo Cappellacci, rivendica il suo ruolo politico: "Io sono l’ultimo presidente del Consiglio che è stato eletto dal popolo". Ha poi aggiunto, di attaccando Napolitano che domani dovrà riceverlo: "Ho avuto da più parti notizie di un vertice tra la più alta carica dello Stato, i vertici dell’Anm e del Partito democratico. Si sono detti, sconsolati: se non facciamo qualcosa di serio questo qui non ce lo togliamo dai piedi e rivince anche le prossime elezioni. E allora è iniziata una strategia di distruzione messa in atto in mille modi".

M5s non andrà al Colle. Forza Italia ha annunciato che si presenterà con alla testa Silvio Berlusconi, scatenando le critiche di Beppe Grillo a Napolitano ("Non può ricevere un pregiudicato"), mentre il M5s ha deciso che non salirà al Quirinale. Lo ha deciso l’assemblea dei deputati del Movimento. I voti contrari alle consultazioni sono stati 62, 17 i favorevoli e 6 gli astenuti.

La questione è stata molto dibattuta dentro al Movimento che giudica questa crisi "extraparlamentare" e che è ancora ai ferri corti con il capo dello Stato: nei confronti di Napolitano i 5 Stelle hanno presentato anche la richiesta di messa in stato di accusa.

Anche la Lega non salirà al Quirinale. "Abbiamo altro da fare". Così Matteo Salvini, intervistato da SkyTg24, ha annunciato che la Lega non andrà alle consultazioni. Il segretario del Carroccio scioglie così la riserva sull’opportunità o meno di salire al Colle. E dà ragione a Roberto Maroni, presidente leghista della Regione Lombardia, che questa mattina aveva invitato il suo partito a non inviare delegazioni al cospetto di Napolitano: "Questa volta sono d’accordo con Beppe Grillo. Queste consultazioni sono inutili e, se fossi il segretario della Lega, non andrei al Quirinale".

Toto-ministri. Parallelamente, si scatena il toto-ministri, con una ridda di voci su chi occuperà i dicasteri più importanti: Lavoro, Economia (lo scoglio maggiore), Interni, Istruzione e Esteri. Qualche riconferma, si dice nei corridoi, ma anche nuove figure, soprattutto negli uffici dove Renzi intende fare più pressione per il "rilancio dell’Italia". Figure che, soprattutto per Economia e Lavoro, sono viste bene a livello europeo, tanto che sembra certo che Renzi si sia consultato anche con il presidente della Bce, Mario Draghi.
Il toto-ministri del futuro governo Renzi
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A commentare il turn over ai vertici di Palazzo Chigi e l’accelerazione impressa da Renzi nell’ultima settimana è l’imprenditore Carlo De Benedetti, che a margine della presentazione di una fondazione a Torino (la Make in Italy CdB Onlus) sottolinea: "Non faccio né dietrologia né astrologia. Mi limito a dire che il passaggio è democraticamente ardito. Se farà bene ci si dimenticherà del passaggio, se farà male ci si ricorderà solo di questo. La potenzialità e l’energia ci sono. Certo - aggiunge - è un cambiamento che è avvenuto in un modo pirotecnico e certamente anomalo ma non mi fermerei tanto a fare l’analisi sul come e perché".