Marco Filoni, il Venerdì 14/2/2014, 14 febbraio 2014
QUEL RAMO DEL LAGO... FINITO SU TWITTER
«L’uomo della strada parla tutti i giorni ma scrive solo nelle grandi occasioni » diceva il linguista Benvenuto Terracini nel 1957. «Oggi l’uomo della strada scrive tutti i giorni ma non legge mai». Così sostiene Paolo Costa, che è, insieme a Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo, tra gli animatori di Twitteratura (twitteratura.it). Il progetto affonda le radici in quella enorme produzione di testi brevi di eterogenea natura che da tempo vivono e prolificano su Twitter. E la sua particolarità sta nel fine didattico. Portare la letteratura su Twitter vuol dire invitare alla riscrittura e al commento dei libri. Dopo gli esperimenti con Queneau, Pavese, Calvino e Pasolini, è partito #TwSposi: 19 scuole italiane sono alle prese con I promessi sposi. Ogni personaggio ha un account (c’è @TWAzzeccaGarbug, che ultimamente discute se il «voto» di @TwLuciaM è stato fatto col Porcellum, o c’è @Twinnominato che si definisce «il primo e il più noto avatar della letteratura italiana») e fioriscono i commenti, i migliori dei quali finiranno in un tweetbook. Non sappiamo se Manzoni sarebbe stato contento di esser ridotto a pillole, ma di sicuro gli studenti gradiscono.