Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  febbraio 14 Venerdì calendario

IL REBUS DEI CURRICULUM SELEZIONATI DAGLI HEAD HUNTER DEL TESORO


«La notizia è che i cacciatori di teste hanno appena finito di stilare la lista dei candidati per il rinnovo dei vertici delle società partecipate e controllate dallo Stato. Lista già consegnata al Comitato di garanzia istituito ad hoc. Peccato che al momento è impossibile immaginare che fine farà questo elenco, visto che al governo ci sarà una squadra diversa da quella che la scorsa estate ha deciso di avvalersi di questa nuova procedura per la selezione dei manager. L’iter da seguire per le nomine nelle società pubbliche era stato messo nero su bianco il 24 giugno scorso da una direttiva del ministro Fabrizio Saccomanni, nella quale si spiegava che il dipartimento del Tesoro si sarebbe avvalso di una o più società specializzate nella ricerca di top manager e che la lista di candidati così selezionati sarebbe passata al vaglio dei responsabili del ministero e di uno speciale Comitato di garanzia, costituito da tre membri, nominati dal responsabile dell’Economia. I tre saggi chiamati da Saccomanni a esprimersi sul rispetto dei requisiti di eleggibilità dei candidati sono il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, l’ex direttore generale di Bankitalia, Vincenzo Desario, e il consigliere del Cnel, Maria Teresa Salvemini. Adesso il Comitato avrebbe ricevuto un elenco di curriculum di possibili candidati alle principali poltrone delle quotate partecipate dal ministero. Si tratterebbe di un elenco piuttosto asciutto, di meno di una ventina di nomi, per i quali non sarebbe indicata una precisa posizione, visto che il compito dei due cacciatori di teste (Korn Ferry e Spencer Stuart) è solo quello di effettuare una scrematura sui profili. Tra i nomi ci sarebbero quelli di Vittorio Colao, Andrea Guerra, Stefano Cao, Leonardo Maugeri, Francesco Caio, Giuseppe Giordo, Claudio Descalzi e diversi altri. Il che non significa che gli attuali vertici siano esclusi dalla riconferma, ma solo che i loro cv non hanno bisogno di passare per i cacciatori di teste. Non solo. Allargando l’orizzonte oltre le quotate e le posizioni apicali, in scadenza (tra consigli di amministrazione e collegi sindacali) ci sono molte più poltrone (vedere altro articolo sopra). Per questo Spencer Stuart e Korn Ferry avrebbero già raccolto oltre 400 curriculum e anche questi avrebbero ricevuto una prima scrematura. Un lavorio che a questo punto potrebbe rivelarsi inutile.