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 2014  febbraio 14 Venerdì calendario

CHICCO SCENDE IN CAMPO


Per Enrico Mentana sono state due giornate di indiscutibile goduria. Il direttore del Tg7, quando l’occasione lo permette, naviga nel video come un pesce rosso nell’acquario in salotto. E una bella crisi in diretta rappresenta un’opportunità fantastica per Chiccosuperstar. Mercoledì si è goduto in diretta la conferenza stampa di Letta, provvedendo poi a coinvolgere in dichiarazioni e interviste i soliti sfaccendati delle due caste: quella dei politici e quella dei giornalisti.
Ieri, proprio mentre Matteo Renzi saliva sulla tribuna della direzione del Pd per spiegare le ragioni dello sgambetto al premier Enrico, Mentana aveva mandato in onda la pubblicità. E così, appena ha preso la parola il sindaco-premier-segretario ha letto un sms mandatogli da La7 (cioè da Chicco) nel quale veniva invitato ad aspettare la fine del «nero». E così Mentana si è ritagliato un piccolo ruolo da protagonista anche nel salone di largo del Nazareno. Le telecamere l’hanno inquadrato mentre sorrideva compiaciuto per la citazione. Mentana il suo quarto d’ora di celebrità (che Andy Warhol concedeva a tutti gli abitanti del pianeta) se l’è conquistato da un pezzo, ma l’avidità di apparire non ha limiti. Più sobria Bianca Berlinguer, la direttrice del Tg3 che divideva le emozioni in studio con due giornalisti: Marcello Sorgi e Claudio Cerasa. Nella contesa con Chicco non ce n’è per nessuno. Vespa è condannato alle ore piccole, e molti telespettatori vinti dal sonno si perdono le valutazioni che propone dal salotto di Porta a porta. Quelli del mattino (Agorà, su Rai 3, e la staffetta fra Omnibus, Coffe break e L’aria che tira su La7) godono dell’attenzione delle massaie e dei pensionati. Le Gruber, i Paragone, i Formigli, i Porro (e, persino, i Santoro) sono condannati al dopo-cena. Chicco è presente a tutte le ore, purché qualcuno (nei Palazzi del potere) ne combini una grossa, come ha fatto Renzi in questa occasione. Chissà che il direttore del Tg7 non sia un mandante...