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 2014  febbraio 14 Venerdì calendario

L’ALBERGO EXTRALUSSO HA UNA MARCIA IN PIÙ


È la prima proposta televisiva di «docu-experience»: una serie che segue sei giovani ragazzi down dai 20 ai 31 anni impegnati in un tirocinio formativo in un grande albergo di Roma. La trasmette Rai3 dal prossimo lunedì 17 febbraio, in seconda serata. Titolo significativo: «Hotel 6 stelle».
L’importanza del prodotto è sottolineata dall’intervento del vice-ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Cecilia Guerra alla presentazione delle sei puntate da parte della terza rete. Constatato personalmente, attraverso visione preventiva, che non si tratta di un racconto paternalistico e sdolcinato, il vice ministro riconosce a «Hotel 6 stelle» una valenza educativa, formativa finalizzata a far uscire le persone con sindrome down dallo squallido inserimento in categorie precostituite e avviarle nel mondo del lavoro. Finalità, quest’ultima, a cui mira anche l’Associazione Italiana Persone Down che, con la coordinatrice, Anna Contardi, fa presente la valenza di persone umane e non di eterni bambini di chi è colpito dalla sindrome.
Nel corso delle sei puntate i telespettatori assisteranno alle esperienze lavorative (da cui l’etichetta del programma «docu-experience») di Benedetta, Edoardo, Emanuele, Livia, Nicolas e Martina. Accomunati dall’essere tutti di Roma e dall’avere un cromosoma in più ma anche una marcia in più, i ragazzi si specializzeranno in varie attività nell’Hotel Melia della Capitale. E saranno assistiti da un tutor che ha il compito di rendere più semplice i rapporti tra i ragazzi e il mondo del lavoro.
Benedetta, 23 anni, è cameriera addetta alle prime colazioni. Proviene da una famiglia molto numerosa e un anno fa ha perso il padre. Inizialmente si troverà di fronte alle prime difficoltà, ma saprà superarle brillantemente. Edoardo, 19 anni, il più giovane del gruppo, è «manutentore» una professione a lui del tutto sconosciuta. Ma accetta e supera la nuova sfida. Emanuele sarà aiutante nella cucina dell’albergo. Imparerà a preparare piatti semplici e difficili con grande disinvoltura, visto che lui ama moltissimo stare ai fornelli. Livia, 21 anni, è cameriera alla ristorazione e dimostra subito grande desiderio di imparare. La ragazza è corteggiata da Edoardo, il bello del gruppo. Nicolas è addetto al ricevimento, e confessa di avere un sogno nel cassetto: poter un giorno, diventare direttore di un albergo. Martina è la più grande del gruppo: ha 31 anni e svela di essere fidanzata da tre anni - il suo compito nell’hotel è cameriera ai piani. Ma è molto pigra e si troverà subito a dover cambiare completamente stile di vita. Lo farà volentieri. Martina, in particolare ribadisce di sentirsi una «persona» non una persona down e vorrebbe essere a capo di un corteo per far capire l’importanza che riveste l’occupazione per lei e per chi si trova nella medesima situazione.
Per ognuno dei ragazzi il percorso formativo non sarà facile ma, viene sottolineato da Ilaria Dalla Tana per la casa di produzione Magnolia, tutto si svolge in un’atmosfera di grande familiarità di allegria di ottimismo giovanile. Un ottimismo che si spera possa essere veicolato al pubblico, soprattutto alle persone down alle quali è rivolto un messaggio formativo: il futuro lavorativo per loro non solo è auspicabile ma sta per diventare una realtà.
Infatti, Palmiro Noschese, direttore dell’albergo nel quale sono stati impiegati, afferma che esiste la possibilità di una continuazione lavorativa per i sei ragazzi e anche per altri giovani down. «Tutto dipende dalle opportunità che si creano, in quanto noi facciamo sempre corsi di formazione per i giovani», ha sottolineato Noschese. Andrea Vianello, responsabile della terza rete anticipa che, nei titoli di coda della trasmissione verrà rivolto un invito a tutte le aziende disponibili a far lavorare ragazzi down a contattare la redazione del programma. Vianello respinge qualsiasi tentativo di strumentalizzazione del programma che è andato in onda con successo in Svezia con il titolo «Service with a smile». Adattato per l’Italia da Claudio Canepari, «Hotel 6 stelle», si avvale della collaborazione del Segretariato Sociale Rai.
Per la prima volta, infatti, in Italia, viene affrontato il tema della disabilità con l’obiettivo di mostrare l’integrazione nel mondo del lavoro: compito non facile, ma riuscito in pieno, sottolinea il direttore di Rai3, evidenziando il compito da servizio pubblico della Rai.