Silvia Pasquini, Il Messaggero 14/2/2014, 14 febbraio 2014
LA MOGLIE NON LO SEGUE A ROMA: NON POSSO FARMI TRASFERIRE
IL PERSONAGGIO
FIRENZE Non chiamatela first lady, non è così che si sente. Per Agnese Landini, la trentasettenne moglie di Matteo Renzi, quello di prima donna è proprio un ruolo che secondo lei non le si addice. E’ rimasta riservata e schiva come lo era all’inizio della carriera politica di suo marito. Lo ha sostenuto aspettandolo a casa durante i lunghi tour elettorali delle primarie, ma lo ha anche accompagnato alle prime del Maggio Musicale con deliziosi abiti firmati Scervino. Ora che il marito sta per salire sulla poltrona più alta di Palazzo Chigi, non cambia linea. E resta dietro le quinte un po’ per carattere e un po’ per proteggere la sua privacy e quella dei tre figli. E quindi, non si sente una first lady. «Non sono nulla – ha ribadito – non c’è niente di formalizzato. E poi quell’appellativo non mi corrisponde».
IL DISCORSO SEGUTO ALLA TV
Anche ieri, nel giorno più lungo, ha continuato la sua vita di sempre. E’ andata nella sua scuola dove insegna lettere e poi è corsa nella sua casa a Pontassieve per seguire in streaming il discorso di Renzi alla segreteria Pd. Non era accanto a lui, ma lo ha sentito per telefono un attimo prima che cominciasse a parlare. E a chi le ha fatto notare che sarebbe stato meglio se l’approdo a Palazzo Chigi fosse avvenuto con le elezioni, lei ha ribattuto che «nessuno lo avrebbe pensato o augurato. Ma non siamo sciolti dalle contingenze, bisogna fare i conti con la realtà. I bravi nell’imprevisto sanno scegliere il meglio e lo vivono senza recriminare».
Adesso l’imprevisto è arrivato e per la famiglia le cose stanno per cambiare. Sarà difficile, per un Renzi sia capo del governo che segretario del Pd, rientrare a casa ogni sera, come ha fatto finora. Agnese lo sa, e sa che nel caso suo marito diventasse premier «il suo impegno sarà totale», e che «ci metterà l’energia che mette in tutte le cose». Sarà dura per lui con tutto il lavoro che avrà da fare riuscire a correre ogni giorno sull’ultimo Frecciarossa e tornare a Firenze.
Per questo Renzi prenderà una sistemazione a Roma, ma lei non si trasferirà, almeno non nell’immediato. Agnese è diventata da poco di ruolo e non può prendere subito un’aspettativa per seguire il marito nella capitale. E poi i figli vanno a scuola e l’anno scolastico è soltanto a metà. Senza tralasciare il fatto che a Pontassieve c’è un intero paese che protegge da sempre la privacy della famiglia Renzi, e non è una cosa proprio secondaria. Più probabile sarà quindi andare a trovare il marito appena possibile, stare con lui nel tempo libero. Ma più probabile ancora sarà vedere il futuro premier tornare ogni volta che potrà nel silenzio delle sue colline. Dove a pochi chilometri, a Rignano sull’Arno, vivono i genitori, pure loro schivi a dichiarazioni e apparizioni in tv, anche se il padre di Matteo è il segretario della sezione rignanese del Pd e ai giornalisti è più avvezzo. Eppure anche lui evita dichiarazioni, e dalla sua pagina facebook ammonisce: «Ho grande rispetto del lavoro dei giornalisti, ma anche della qualità della mia vita privata, prego quindi di prendere atto che d’ora in poi, io non esisto». Sarà per stare un po’ tranquilli o forse per incentivare le telecamere a non bussare alla sua porta che in paese dicono che i genitori di Renzi stiano per partire per una vacanza a Miami. Chissà se quel volo oltreoceano lo prenderanno davvero o se è solo un modo gentile per far arrivare il messaggio «non disturbare».