Fosca Bincher, Libero 13/2/2014, 13 febbraio 2014
ENRICO INTANTO GLI SPURGA I BAGNI A PALAZZO CHIGI
La certezza di prendere possesso della stanza con la poltrona da premier restaurata la scorsa estate per 25 mila euro, Matteo Renzi ancora non ce l’ha. Ma se la direzione del Pd oggi gli spianerà la strada, può andare a palazzo Chigi tranquillo. I locali sono appena stati rinfrescati, e il segretario del Pd potrà trovare perfino i bagni in perfetto ordine. Proprio negli ultimi giorni, scorrendo l’elenco degli ultimi appalti di palazzo Chigi, l’Artigiana romana impianti per soli 653,92 euro ha effettuato i lavori necessari alla «manutenzione bagni». Un’altra ditta, la Moter srl, ha provveduto al «servizio spurgo bagni», consegnando a Renzi per 427 euro uno sciacquone funzionante a meraviglia. Magari è stata una premonizione dei dirigenti della presidenza del Consiglio che sovrintendono al settore appalti e forniture del governo, ma ci si è preparati davvero a ricevere aria fresca a palazzo. Tanto è che a un’altra ditta, la Soluzioni edili srl per 4.806,80 euro sono stati affidati i «lavori di tinteggiatura» dei corridoi del primo piano.
Il palazzo fin dall’inzio del 2014 si è attrezzato per affrontare qualsiasi tipo di novità con la macchina funzionante e perfino con una risistemata a computer e scrivanie del palazzo più importante dell’esecutivo. Acquistato hardware (non sono forniti ulteriori particolari, la trasparenza si è ormai ridotta a palazzo Chigi) per 30.472,43 euro dalla ditta Land srl, che ha battuto altre 5 concorrenti. Rifornite le scrivanie di nuova cancelleria. Spesa di 17.229,08 euro e fornitura conquistata dalla ditta Enzo Merolla (anche qui vincendo una gara piuttosto affollata).
Rimessi a posto anche locali e impianti di villa Madama, che è la residenza utilizzata dal governo italiano sulla collina di Monte Mario per gli incontri di cartello e i grandi vertici internazionali (lì vengono ricevuti tutti i capi di Stato in visita e si firmano i grandi affari bilaterali). La spesa qui è stata complessivamente di qualche migliaio di euro diviso in piccoli appalti fra numerose ditte. C’è però da sperare che dopo i lavori fatti a puntino la recente alluvione di Roma che ha colpito proprio con alcune frane la collina di Monte Mario non abbia rovinato né la villa, né il parco che la circonda. Altrimenti bisogna riappaltare tutto da capo. Fra le forniture decise che possono diventare un fiore all’occhiello per il nuovo premier c’è anche quella della «realizzazione del software per il piano nazionale anti-corruzione». Appalto conquistato dalla Tecnoter srl per 25.086,60 euro.