Massimo Tosti, ItaliaOggi 13/2/2014, 13 febbraio 2014
IL TEATRINO DI FLORIS
John Belushi ci ha lasciato una frase citata mille volte: «Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare». L’altra sera, a Ballarò, il programma condotto da Giovanni Floris (Rai 3, ore 21,10), il dilemma è apparso esemplare: o non è vero che il gioco (fra Letta e Renzi, con l’incognita Napolitano) sia cruento, oppure gli ospiti in studio (Maurizio Lupi, Pina Picierno, Alessandro Cattaneo, Nichi Vendola, con l’incognita Antonio Polito) erano dei morbidoni.
Perché si sono dati un po’ sulla voce (la più agitata era la renziana Picierno), ma senza mai affondare i colpi. Sembrava che fossero stati chiamati a discutere sulle possibili novità delle collezioni primavera-estate, o su quando finirà la stagione delle piogge. Il punto d’incontro fra le convergenze parallele rappresentate dal dilemma è costituito probabilmente dal fatto che si naviga al buio. Nessuno dei presenti prevede con certezza come andrà a finire la battaglia in corso, e allora è meglio non sbilanciarsi troppo, e affidarsi alla prudenza. E se Renzi, una volta incaricato di formare il nuovo governo dicesse a quelli del Nuovo centro destra di puntare sulla loro collaborazione? Ragionevole la cautela di Lupi nell’appoggio a Enrico Letta senza se e senza ma. E se invece Renzi mantenesse all’opposizione Sinistra ecologia e libertà? Chi glielo fa fare a Vendola di mostrarsi entusiasta per la possibile successione. A sparigliare questi dubbi amletici ha provveduto Maurizio Crozza nella sua copertina: ha paragonato Renzi al Nanni Moretti di Ecce bombo quando recitava: «Mi si nota di più se non vengo, o se vengo e me ne sto in disparte?». Renzi (Ecce bimbo) sfoglia la margherita domandandosi: «Mi si vota di più se vado a fare il premier con un governo del fare, o se mi metto in disparte a rompere le balle col parlare a chi deve fare di non parlare ma fare?». Un riassunto esemplare dello scenario di questi giorni, confusi e contorti, nei quali i protagonisti (citando Pirandello) recitano a soggetto.