Massimo Tosti, ItaliaOggi 12/2/2014, 12 febbraio 2014
IL CORAGGIO DI MADDALONI
Enzo Capuano (Beppe Fiorello), prima di partire per l’Australia insieme al figlio Toni (che conquisterà la medaglia d’oro nel judo alle Olimpiadi di Sydney), spiega la sua battaglia civile in una conferenza stampa: «Sapete qual è la fregatura, secondo me? Noi parliamo di camorra come se fosse una cosa inevitabile, un’influenza, un temporale, e invece quella è gente come noi: hanno una faccia, hanno un nome, e molto spesso abitano alla porta accanto, e soprattutto si fanno forza sulla nostra paura». Quasi 7 milioni di telespettatori hanno visto lunedì sera L’oro di Scampia (Rai Uno, ore 21,20) il film-tv tratto liberamente dal libro (La mia vita sportiva) scritto da Gianni Maddaloni, proprietario della palestra Star Judo Club di Scampia e padre di Pino (il vincitore dell’oro di Sydney); Fiorello ha creduto molto in questo progetto (collaborando anche al soggetto e alla sceneggiatura) dando il proprio volto a uno dei tanti eroi italiani che figurano ormai nel suo archivio personale di interprete televisivo. Maddaloni ha espresso la propria soddisfazione per come è stata raccontata la sua storia di nemico della criminalità organizzata, ma anche polemico con le istituzioni pubbliche che l’hanno scarsamente aiutato nella sua battaglia. La fiction (ben diretta da Marco Pontecorvo) ha avuto il merito di semplificare una storia complicata, senza indulgere alla retorica, ma riuscendo ugualmente a commuovere il pubblico. Scampia è il quartiere più degradato di Napoli, prigioniero della malavita, che Maddaloni ha combattuto con lo sport, strappando molti ragazzi alla logica dello spaccio e dello scippo. Ha pagato prezzi molto alti, ma ha avuto la soddisfazione di vincere qualche battaglia importante (dei quali l’oro del figlio è rimasto il simbolo più eclatante). Anche gli altri due figli (Laura e Marco) hanno raccolto allori nel judo, e Marco ha conquistato la notorietà con il successo (al fianco di Massimiliano Rosolino) nell’ultima edizione di Pechino-Espress. Onore a questo padre-coraggio.