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 2014  febbraio 12 Mercoledì calendario

ROMAIN ZALESKI MIRACOLO A BRESCIA, L’AMICO DI BAZOLI FINANZIA ANCORA IL BRIDGE


Romain Zaleski ha appena compiuto 81 anni ed è saggio. Come dargli torto quando dice di amare l’Italia e di essere più bravo al tavolo da bridge che nella finanza? Aggiungete che le sue avventure si svolgono nella cattolicissima Brescia e capirete come l’unica spiegazione sensata della sua storia vada rintracciata nella dimensione del miracolo. Il finanziere franco-polacco è protagonista della più cocente fregatura data alle grandi banche italiane negli ultimi anni. Ottenuti (primo miracolo) alcuni miliardi in prestito per giocarseli in Borsa, è andato in default a fine 2008 causa crollo dei mercati, ma da cinque anni le banche (secondo miracolo) lo mantengono in vita rinviando la richiesta di rientro. L’ultimo dato indica in 2,1 miliardi il buco, più di metà del quale con Intesa San Paolo, la banca guidata dal suo amico Giovanni Bazoli che però dice di non saperne niente. Le banche creditrici hanno appena dato altri 650 milioni (terzo miracolo) all’amico di Bazoli, sennò sarebbe fallito. Zaleski è un simbolo della cosiddette “sofferenze”, cioè quei 150 miliardi che le banche italiane hanno prestato, spesso agli amici degli amici, e non riescono a recuperare. Un buco per il quale il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sta preparando una “operazione di sistema” (rectius, paga Pantalone).
Rincuora dunque apprendere che - a dispetto dei pessimisti - il signor Zaleski, in barba agli oltre 2 miliardi di debiti che non riesce a pagare, sia ancora abbastanza ricco da aver regalato (quarto miracolo) al comune di Breno (Bs) la nuova sede del circolo del bridge, sua vera passione, che il quotidiano Bresciaoggi così descrive: “Un unicum, studiato, progettato ed edificato con grande dispiego di mezzi e di gusto. Il padiglione accoglie una doppia sala per i tornei, una sala chiusa e aperta, un video sul quale scorrono i risultati, l’ufficio, il bar e un impianto di raffrescamento, il tutto in un ambiente elegante e luminoso. Tecnologicamente la sede dell’associazione rappresenta il massimo, l’eccellenza strutturale assoluta nel settore del bridge”.
Resta solo un mistero: come farà Visco a chiedere ai contribuenti un solo euro per salvare banchieri che consentono tutto ciò?
Twitter@giorgiomeletti