Gianfranco Ferroni, ItaliaOggi 11/2/2014, 11 febbraio 2014
BEPPE GRILLO A SANREMO, UNO SCHERZO PER FABIO FAZIO
Una visita di Beppe Grillo a Sanremo: qualche esponente M5S ne parla, evocando una presenza che certamente farebbe rumore. Anche per mettere in crisi Fabio Fazio con uno scherzo. Per Grillo sarebbe un ritorno sul palco del teatro Ariston, dove c’è ancora chi ricorda il suo «duetto» con El Puma.
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La bellezza intesa come «urgenza e necessità» sarà il tema principale del Festival di Sanremo, per il conduttore Fabio Fazio. E «la scenografia sarà romantica, una scenografia che riporta a quella che ci sembra essere un’urgenza, il tema della bellezza che il cinema ha affrontato in modo compiuto l’anno scorso con Sorrentino. Il tema è quello della bellezza, della bellezza come necessità e forse di una bellezza trascurata che in tanti aspetti diventa cronaca come quando questa trascuratezza riguarda il territorio, il dissesto del territorio ma che diventa qualcosa di più quando riguarda invece la costruzione di tutti noi».
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Il Festival di Sanremo potrà contare sulla quotidiana partecipazione di Pif, Pierfrancesco Diliberto. Al regista di La mafia uccide solo d’estate è affidata l’anteprima di tutte e cinque le serate, con un filmato dallo «sguardo» curioso, tagliente e insieme affettuoso sul nazional-popolare. Altra novità di Sanremo, Paolo Virzì, in veste di presidente della giuria di qualità, che voterà insieme a Silvia Avallone, Paolo Jannacci, Piero Maranghi, Aldo Nove, Lucia Ocone, Silvio Orlando, Giorgia Surina, Rocco Tanica e Anna Tifu.
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«Siamo in grado di annunciarlo con grande anticipo rispetto allo scorso anno: i 18 milioni di spesa per la Rai, ovvero 7 milioni della convenzione con il comune di Sanremo e 11 di produzione, sono già stati coperti»: lo ha detto il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, durante la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo. E «l’interesse pubblicitario riscontrato è più alto degli anni precedenti. Vedrete che alla fine il festival avrà sicuramente prodotto degli utili».
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«Sessanta ore di diretta, musica live dal palco del pullman vetrina ad animare i pomeriggi nel piazzale antistante al teatro Ariston, cronaca diretta della gara con le curiosità del backstage e le interviste a caldo dei protagonisti, una squadra d’assalto di artisti e conduttori con Piero Chiambretti, Luca Barbarossa, Lucia Ocone, Andrea Perroni, Silvia Boschero, Carlo Pastore, Massimo Cervelli, Carolina Di Domenico, Pier Ferrantini, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, Filippo Solibello»: così il direttore Flavio Mucciante delinea l’impegno messo in campo da Radio2 per il festival di Sanremo, dal 18 al 22 febbraio. Una rete che per l’occasione, dice Mucciante, «ha trasformato il suo palinsesto con lunghe no-stop quotidiane fino a tarda notte, speciali, esibizioni di musica dal vivo e un’anteprima alle 6 del mattino con Caterpillar a.m». E «il pullman vetrina rosso fuoco, la regia mobile di Radio2 con un palco pronto per concerti e mini-live rappresenterà un punto di riferimento per incontri, interviste, esibizioni dal vivo delle nuove proposte e dei cantanti in gara». Come sigla, un brano di Fabri Fibra con l’incipit di Lapo Elkann, che lancia il suo «In bocca al lupo» in segreteria telefonica, un tormentone già in onda da alcuni giorni negli spot del festival trasmessi da Radio2.
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Circa mezzo milione in più di turisti provenienti da Medio Oriente e Sud Mediterraneo hanno visitato la Turchia nel 2013, con un aumento del 9%, da 2,9 a 3,3 milioni rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi ieri dal ministero della cultura e del turismo di Ankara. A spingere il flusso turistico mediorientale verso la Mezzaluna hanno contribuito in particolare le soap televisive turche che spopolano nell’area, come pure nei Balcani, nei paesi dell’Asia centrale e nell’Europa orientale: vogliono visitare i posti che hanno visto nelle soap. E sono inoltre in crescita gli acquisti di case in Turchia da parte di cittadini stranieri.
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Un’onda inarrestabile, che ormai dilaga anche nelle nazioni del Sud del mondo, di pari passo con la diffusione di pc, computer e automobili. A fotografare il legame tra schermi hi-tech e auto da una parte, e obesità e diabete di tipo 2 dall’altra, è uno studio internazionale pubblicato su Cmaj. Secondo la ricerca, che ha esaminato i dati di 153.996 adulti in 17 nazioni ad alto, medio, basso e molto basso reddito, l’aumento della diffusione di televisione, auto e computer è legato alla crescita dei tassi di obesità e diabete nei paesi poveri. Insomma, queste aree del pianeta presto potrebbero ritrovarsi in condizioni simili a quelle dei vicini più ricchi. «Anche se non abbiamo trovato alcun legame tra la proprietà di questi dispositivi e la diffusione di obesità/diabete nei Paesi ad alto reddito, è emerso un legame particolarmente forte in quelli a basso reddito» e in misura leggermente minore in quelli con un reddito medio, scrive Scott Lear della Simon Fraser University. Lo studio ha coinvolto Canada, Svezia, Emirati Arabi Uniti (alto reddito), Argentina, Brasile, Cile, Malesia, Polonia, Sudafrica, Turchia (reddito medio-alto), Cina, Colombia, Iran (reddito medio-basso), Bangladesh, India, Pakistan, Zimbabwe (basso reddito). I partecipanti sono stati interrogati su attività fisica, sedentarietà, dieta, possesso di un televisore, un computer o un’auto, ma anche presenza di diabete. Per tutti i soggetti sono stati registrati altezza e peso. Ebbene, le tv sono risultate il dispositivo più comune di proprietà delle famiglie (il 78% ne possedeva almeno uno), seguito dal computer (34%) e dall’auto (32%). Inoltre questi apparecchi sono più diffusi fra gli abitanti delle aree urbane piuttosto che rurali nei paesi a basso reddito.