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 2014  febbraio 04 Martedì calendario

SABATO POMERIGGIO TEMPO DI MISTERI


Alla conquista del sabato pomeriggio. Con una nuova formula, uno studio più ampio e l’entusiasmo di sempre. Come ci spiega Roberto Giacobbo, autore e conduttore di «Voyager Factory», un programma nato dalla fusione di «Ragazzi c’è Voyager» e «A come avventura»: «Sono due programmi complementari e visto il buon successo che hanno ottenuto la domenica, sono stati promossi e fusi in un unico contenitore, destinato alle famiglie e non solo ai ragazzi. Io sono il padrone di casa, ma accanto a me ci sono anche Alessandra Barzaghi, conduttrice di “A come avventura”, e Rosaria De Cicco».
Dobbiamo aspettarci altre novità?
«Dalla seconda puntata avremo un mental coach, che ci insegnerà a gestire le emozioni. E tratteremo i temi più disparati, dalla massoneria americana all’intelligenza dei pappagalli, molto vicina a quella umana».
Se avesse la bacchetta magica quale mistero vorrebbe risolvere?
«Vorrei capire com’è andata veramente la storia dell’antico Egitto. Una società talmente perfetta da rimanere immutata per tremila anni».
Ma lei riesce a vivere tranquillo o vede Ufo, misteri e fantasmi ovunque?
«Chi conosce, non ha paura. Le cose che mi spaventano sono l’ignoranza, la mancanza di considerazione del prossimo e la natura, quando si ribella».
Lei è sempre stato così curioso?
«Si, fin da bambino. Smontavo i giocattoli per scoprire come erano fatti. Non mi sono mai accontentato delle risposte pronte...».
Cosa voleva fare da grande?
«Il venditore d’auto, oppure inventare le pubblicità per Carosello, che poi erano piccole storie, m fondo è quello che faccio oggi: raccontare in modo appassionante».
Stacca mai la spina o lavora sempre?
«Per 200 giorni all’anno viaggio per lavoro. Ma la vita è importante. Così, appena posso, sto con la mia famiglia. La porto nei luoghi più belli che ho visitato, oppure andiamo in una casetta in montagna. Una vera pace».

ALESSANDRI BARZAGHI È L’ESPERTA DI VIAGGI E AVVENTURA –

Cosa fa nel nuovo «Voyager»?
«Mi occupo della sezione viaggi e avventura, come facevo in “A come avventura”, che adesso confluisce in “Voyager Factory”».
Cosa resta del suo programma?
«Tutto. Passiamo semplicemente dalla domenica mattina al sabato pomeriggio. Il contenitore è unico e ognuno ha il suo ruolo. I tipi di servizio, pensati non solo per i ragazzi, sono sempre gli stessi: semplici e immediati. Tratto temi come il made in Italy, viaggi, curiosità dal mondo...».
Con chi ha messo a punto questa sezione?
«Con Roberto: con lui condivido alcune passioni come quella per i viaggi, soprattutto legati alla natura. Amo i posti di mare, le immersioni e sogno di vedere l‘aurora boreale».
La affascinano i misteri?
«Certo, mi appassionano da sempre. Infatti sto seguendo su Canale 5 la fiction “Il tredicesimo apostolo” e altri programmi che trattano questi argomenti».
Una curiosità che ha soddisfatto grazie a «Voyager Factory»?
«Tantissime. Per esempio, mi ha molto colpito un servizio sulla vita dopo la morte».
A marzo inizierà a girare «L’onore e il rispetto». Atri progetti?
«Vorrei fare radio e entro 5 anni sposarmi e avere una famiglia».
Si sente più attrice o cqnduttrice?
«Entrambe. Sono contenta di quello che ho fatto finora, però amo condurre perche mi consente di essere me stessa, spontanea. Ho provato a ballare (in «Ballando conte stelle», ndr) ma non è il mio genere. Invece vorrei cantare, ma solo per me stessa, perché in realtà sono timidissima».

ROSARIA DE CICCO SI OCCUPA DI SCIENZA, ANIMALI E TECNOLOGIA –

Cosa fa nel nuovo «Voyager»?
«Sono in studio insieme con Roberto e Alessandra. Con un tocco di ironia presento servizi e documentati su curiosità legate a scienza, tecnologia e animali. E lancio i “Bignami” in cui volti famosi raccontano in pochi secondi personaggi storici».
È un’esperta di animali?
«Li amo moltissimo. Ho un cane, ma vorrei avere una fattoria».
Con la tecnologia se la cava?
«Sono negata! Per fortuna in studio la spieghiamo, non dobbiamo metterla in pratica».
Cosa le piace del programma?
«Mi ha aperto la mente. Sono diventata molto più ricettiva verso la realtà che mi circonda».
Come è arrivata a «Voyager»?
«Nel 2000, mentre lavoravo come coach e attrice nella soap “Un posto al sole”, ho partecipato a un programma di Raitre che selezionava nuovi conduttori. Ho vinto e Giacobbo, che faceva l’autore, mi ha fatto lavorare insieme a lui».
Cosa ci può svelare di Giacobbo che ancora non sappiamo?
«Ha ironia da vendere. Secondo me da dei punti a Maurizio Crozza, che ne fa l’imitazione».
Continua a fare anche l’attrice?
«Ho recitato nella fiction su Don Diana e prossimamente uscirà al cinema «I milionari», storia ironica di un clan di camorristi. Faccio anche teatro, ma il mio sogno è lavorare con Pupi Avati».
Ha recitato in «L’uomo in più» di Paolo Sorrentino. Si aspettava la candidatura all’Oscar per «La grande bellezza»?
«Sì, perché niente è impossibile e lui è bravissimo, anche se il film non mi è piaciuto molto».