Tv Sorrisi e Canzoni 4/2/2014, 4 febbraio 2014
AIUTO! LE MIE IENE SI SONO INNAMORATE
Parla Davide Parenti, il papà delle Iene («Ormai sono il nonno» scherza lui) da 16 anni è al timone del programma di culto di Italia 1. È l’ideatore, l’autore, il supervisore, tutto insieme. E non solo di «Le iene», visto che da qualche mese con il suo gruppo di lavoro sta mettendo a punto due nuovi programmi. Il più imminente, a quanto pare destinato a debuttare in onda nel giro di qualche settimana, ha un tema assai poco «ienesco»: l’amore.
Parenti, le Iene travalicano e sfornano un programma sull’amore.
«Già. Il titolo dovrebbe essere “XLove”. Per il momento abbiamo registrato tre puntate».
Quindi anche le Iene sono capaci di amare...
«È un programma sull’amore, sui sentimenti, sul sesso, temi che raramente sono trattati dalla tv in forma così analitica: è giusto sperimentare nella televisione moderna. Raccontiamo storie, approfondiamo, provochiamo. Ma saranno presenti le due anime delle Iene, quella leggera e quella d’inchiesta».
E cosa sperimenterete dell’amore?
«In ogni puntata c’è una parte in studio con una conduttrice, Nina Palmieri, e degli “stand up comedians”: abbiamo scelto otto comici che non interagiscono fra loro, ma fanno i loro monologhi sul tema con un microfono e basta, nello stile della comicità anglosassone. E poi ci saranno dei servizi sul classico modello delle “iene” con Nina e altri inviati».
Quindi Nina Palmieri farà anche l’inviata?
«Lei è prima di tutto la padrona di casa. Introdurrà sia i servizi sia i monologhi dei comici. Ma il suo contributo riguarda molti aspetti. E sì, la vedrete spesso anche “in missione”».
Lo studio sarà lo stesso delle Iene?
«Sì, ma l’atmosfera sarà molto diversa. E sullo sfondo ci sarà un sipario».
Chi saranno i comici?
«Alcuni hanno fatto “Zelig”, altri “Colorado”, altri ancora hanno un passato o un presente da iene. Li dico in ordine sparso: Maurizio Lastrico, Debora Villa, Andrea Pucci, Alessandro Fullin, Alberto Patrucco, Antonio Ornano, Pietro Sparacino, Annalisa Arione, e Frank Matano, che sarà ospite di una sola puntata».
E il nuovo «Scherzi a parte» che preparavate per Paolo Bonolis è tramontato?
«Sta. maturando ma è tutto ancora per aria. Non si sa se ci sarà Bonolis, non si sa quando lo faremo, ma sarà sicuramente un programma in studio con un conduttore».
Intanto «Le iene» restano una delle poche certezze nei palinsesti.
«Da molti anni teniamo botta, i nostri ascolti sono stabili nonostante la tv generalista non stia vivendo il suo momento migliore».
I punti di forza di questa stagione?
«Non abbiamo inserito elementi di grande novità, alla conduzione ci sono professionisti di gran livello, l’ambiente di lavoro è stupendo, le persone si divertono, il gruppo degli inviati è consolidato. Facciamo cose importanti e belle che altri non fanno o che imitano».
Pio e Amedeo, gli «ultras» dei vip, non dovevano tornare fra gli inviati?
«Nei mesi passati hanno girato un film, ma adesso stiamo di nuovo lavorando con loro. Abbiamo una serie di progetti, idee bellissime, gran parte delle cose le gireremo all’estero».
Di quali altre storie andrete a caccia nei prossimi mesi?
«C’è tutto un filone che riguarda i giochi d’azzardo e le scommesse, le cosiddette ludopatie. Le nostre città si sono riempite di sale con slot machine e videopoker. Abbiamo raccolto dei dati e delle statistiche che non definirei da Paese civile».
L’anno scorso avete fatto 100 domande a Ligabue.
«La nostra intervista doppia o singola a volte si traduce anche nel formato delle 100 domande».
Non avete 100 domande per Matteo Renzi?
«Sono diverse settimane che cerchiamo di intervistarlo. Ci dice sempre di sì, ma non siamo ancora riusciti a “intercettarlo”. Speriamo che come politico sia più concludente... Però per il nostro tipo di intervista di certo Renzi è perfetto: ha risposte brevi e veloci».