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 2014  febbraio 04 Martedì calendario

HO VESTITO LE STELLE DI “BEAUTIFUL” E HO PERSO LA TESTA PER UNA DI LORO


Los Angeles (Stati Uniti), febbraio
Le stelle della famosa soap opera americana Beautiful nei giorni scorsi hanno vissuto una giornata speciale e diversa dal solito: si sono trasformate in modelle e hanno posato per un servizio fotografico con gli abiti della casa di moda Gattinoni, diretta dallo stilista Guillermo Mariotto, famoso per le sue creazioni e anche come giudice attento e un po’ velenoso del programma di Raiuno Ballando con le Stelle. Abbiamo chiesto a Mariotto di raccontarci la sua esperienza sul set di Beautiful, i suoi commenti sulle attrici diventate modelle per un giorno e qualche pettegolezzo colto dietro le quinte della soap.
«Ho trascorso con i protagonisti di Beautiful due giorni: uno negli studi dove si gira la soap e uno sul set del servizio fotografico, che era ambientato nella villa da favola di Bradiey Bell, il produttore di Beautiful, e di sua moglie Colleen, nei pressi di Hollywood», inizia a raccontare Mariotto.
Come era la villa, ce la descrive?
«È incredibile. Appena sono arrivato ho capito da dove prendono ispirazione gli autori della soap per creare quell’atmosfera di potere ed eleganza: da casa Bell. La prima cosa che si nota arrivando alla villa è il giardino, che sarebbe più giusto chiamare parco visto che è sconfinato e anche perfettamente curato, con fontane, aiuole e siepi. Della casa, invece, mi ha colpito la grande presenza di opere d’arte: sono sicuro di avere visto su una parete anche un quadro di Picasso che varrà milioni. La padrona di casa, Colleen, secondo me ha ispirato il personaggio della matriarca Stephanie Forrester della soap. È una donna d’acciaio, molto carina, gentile, ma si capisce che deve essere anche terribile e dura. Quando c’è lei, è chiaro chi comanda».
Nel servizio fotografico ci sono solo alcune delle attrici che lavorano nella soap. Come mai?
«Per una questione di taglie e anche di importanza all’interno della soap. Gli autori hanno scelto le attrici più facilmente vestibili, quelle che avrebbero fatto una figura migliore. Hanno indossato abiti di collezioni d’alta moda che non sono certo disegnati per loro, che sono più o meno in forma ma non hanno le misure delle modelle vere».
Ha avuto difficoltà nel rendere eleganti le stelle della soap opera?
«Vedendole arrivare ho temuto di sì perché quando non sono sul set vestono in modo piuttosto sportivo, non sempre curato. Ma sono attrici e nella soap interpretano tutti i giorni donne molto eleganti e ricche. Hanno fatto lo stesso per il servizio fotografico: si sono calate nella parte come fanno in Beautiful e con l’aiuto di truccatori e parrucchiere si sono trasformate in modelli di sofisticatezza».
Che accoglienza ha ricevuto sul set del servizio fotografico?
«Inizialmente sono stati tutti molto professionali e freddi. In America sono fissati con la professionalità e il lavoro è organizzato a compartimenti stagni. Nessuno può dire la sua sul lavoro altrui, ma io non sono abituato così. Sono io a dirigere i servizi fotografici con i miei abiti. Per fortuna, dopo mezza giornata ho cancellato in parte la freddezza. Non ci speravo. Quando ho conosciuto il braccio destro dei Bell, ero scoraggiato. È un uomo tutto d’un pezzo, sempre serissimo, sembrava un poliziotto. Poi, chiacchierando con lui, ho scoperto che si è sposato da poco ed è appena diventato papà. Parlando del suo bambino si è rilassato e anche io ho iniziato a sentirmi a mio agio».
Può fare un commento su ognuna delle attrici che hanno posato?
«Iniziamo con Katherine Kelly Lang, che interpreta Brooke Logan nella soap. Con lei ho legato subito, anche perché l’avevo già incontrata quando è stata ospite di Ballando con le Stelle. Katherine è una vera signora, ha l’eleganza nel sangue ed stato facile vestirla perché l’abito le andava alla perfezione. Ci siamo divertiti moltissimo a fare pettegolezzi. Le ho confessato un segreto: le ho detto che quando Ronn Moss, Ridge della soap, ha partecipato come concorrente a Ballando con le Stelle, gli ho reso la vita impossibile non perché non mi piacesse ma per il motivo opposto. Ho sempre avuto un debole per Ronn ed ero geloso nel vederlo ballare con la sua maestra Sara Di Vaira, per questo l’ho punito con giudizi velenosi. Sentendo queste cose, Katherine ha riso un sacco e poi ha telefonato a Ronn, con cui è molto amica. Me lo ha passato e ho dovuto confessare la verità anche a lui».
Passiamo a Heather Tom, Katie Logan in “Beautiful”. Come è andata con lei?
«Lei è stata quella più difficile da vestire perché è diventata mamma l’anno scorso e ha ancora qualche chilo in più. Ha un carattere di ferro: è una leonessa. Ha fatto la voce grossa con truccatori e parrucchieri per fare capire subito che era lei che decideva del suo aspetto. In questo modo, imponendosi, ha distolto l’attenzione dal fatto che fosse la meno bella delle attrici presenti. Si è fatta notare per il carattere. Vedendola all’opera ho avuto l’impressione che non fosse davvero così dispotica ma che stesse recitando. Merita i tanti premi che ha vinto».
Ora tocca a Karla Mosley, Maya nella soap...
«Con lei ho vissuto momenti straordinari, mi sono invaghito di Karla. È una donna speciale: è bella, ha un sorriso unico e un modo di fare che ammalia. A un certo punto, durante il servizio fotografico, mi sono inginocchiato davanti a lei per cambiarle una scarpa, come se fosse una moderna Cenerentola. Ho alzato gli occhi verso di lei e c’è stato uno scambio di sguardi elettrizzante ed eccitante. Se ne sono accorti tutti che avevo una cotta per lei. Il giorno dopo, poi, quando sono andato negli studi della soap per salutare tutti, mi ha accolto con un forte abbraccio e di nascosto ci siamo scambiati il numero di telefono».
Restano le bionde Linsey Godfrey e Kim Matula, che interpretano Caroline e Hope. Sono bellissime, non trova?
«Sono entrambe molto belle ma non mi hanno trasmesso molto. Sono le tipiche ragazze americane bionde e alte, ma non avevano un qualcosa di speciale, una luce, una particolare esuberanza. Se ne vedono tante di ragazze come loro a Los Angeles».
Sono davvero tutti amici come dicono sul set di “Beautiful” o ha colto qualche rivalità?
«Eccome se e’era rivalità. Tutte volevano essere al centro dell’attenzione ed essere le più belle nelle foto. Ho visto sguardi di fuoco mentre si truccavano. C’è chi ha avuto da ridire sull’abito scelto, che secondo lei non la valorizzava al meglio, e chi era invidiosa dell’abito che era stato assegnato alla rivale. Ho finito con il vestirle una per una, separatamente, per tenere lontane quelle che, era evidente, non si piacevano per nulla».