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 2014  febbraio 10 Lunedì calendario

"Non mi dispiacerebbe misurarmi con un tracollo negli ascolti, piuttosto di ottenere un risultato medio che non lasciasse alcun segno"

"Non mi dispiacerebbe misurarmi con un tracollo negli ascolti, piuttosto di ottenere un risultato medio che non lasciasse alcun segno". È un Fabio Fazio paradossale e scaramantico quello che si presenta a Sanremo per la conferenza stampa in cui annuncia gli ospiti e le novità del prossimo Festival, in programma dal 18 febbraio al teatro Ariston. È il secondo di fila che gli viene affidato, il quarto della sua carriera di presentatore e direttore artistico dopo quelli del biennio 1999-2000. Costi già coperti e la sfida degli ascolti. Sugli ascolti, il direttore di RaiUno Giancarlo Leone è più concreto, lo rimbrotta amichevolmente: "Dobbiamo tutti misurarci con il dato del 47 per cento fatto registrare dalla passata edizione". Leone annuncia e conferma alcune delle novità che erano già filtrate nei giorni scorsi: "Avremo un prefestival affidato a Pif, autore e regista di grande talento. E ringraziamo Mtv per avercelo concesso. Fabio Fazio con Peter Van Wood e Idris a quelli che il calcio pgFabio Fazio con Peter Van Wood e Idris a quelli che il calcio pg Per il Dopofestival coinvolgeremo la squadra di Caterpillar: Solibello e Ardemagni saranno però solo sul Web, volevamo rivitalizzare un marchio storico e insieme verificare le potenzialità dei nuovi media", spiega Leone. Il quale poi sottolinea il raggiunto pareggio tra costi e ricavi del Festival " e siamo in grado di annunciarlo con grande anticipo rispetto allo scorso anno: i 18 milioni di spesa per la Rai, ovvero 7 milioni della convenzione con il comune di Sanremo e 11 di produzione, sono già stati coperti. L’interesse pubblicitario riscontrato è più alto degli anni precedenti. E vedrete che alla fine il Festival avrà sicuramente prodotto degli utili". DE FILIPPI E LITTIZZETTODE FILIPPI E LITTIZZETTO Da Damien Rice a Gino Paoli, gli ospiti del festival. Ricco il parterre di ospiti, a cominciare da quelli musicali: ci saranno Yusuf Islam (già Cat Stevens), Damien Rice, Paolo Nutini, Stromae e Rufus Wainwright. Tra gli italiani Gino Paoli e Claudio Baglioni. "Tutti gli ospiti verranno a portare qualcosa, non ci sarà la solita passerella per la "figa di Parigi"" avverte a modo suo Luciana Littizzetto. Per quanto riguarda gli ospiti extramusicali, sul palco dell’Ariston saliranno Franca Valeri, Enrico Brignano, Laetitia Casta e l’astronauta italiano Luca Parmitano che, ha detto Fazio, "credo ci sorprenderà con il racconto che stiamo montando". Molti tra gli ospiti verranno anche coinvolti nei festeggiamenti per il 60esimo anniversario della televisione italiana, a cominciare da Raffaella Carrà e Renzo Arbore, che riceverà un premio per la sua lunga carriera in Rai. LAURA BOLDRINI E LUCIANA LITTIZZETTO NEL BACKSTAGE DI CHE TEMPO CHE FALAURA BOLDRINI E LUCIANA LITTIZZETTO NEL BACKSTAGE DI CHE TEMPO CHE FA È previsto anche un omaggio al maestro Claudio Abbado, grazie ad alcuni dei maestri della orchestra Mozart, in omaggio che Fazio ha definito "doveroso, perché tra gli artisti dell’eccellenza italiana ha sempre avuto voglia di parlare con tutti, come ha dimostrato varie volte anche nella mia trasmissione". Venerdì sera con Tenco. La serata del venerdì sarà dedicata al Premio Tenco, "una sintesi tra il Club e il Festival, due entità distinte eppure due aspetti complementari e importanti allo stesso modo per la città della canzone" ha detto Fazio, "per troppo tempo ci sono state separazioni che non dovevano esserci". Ciascuno dei 14 artisti in gara avrà così la possibilità "di completare la sua esibizione con canzoni d’autore italiane". Per quanto riguarda la gara tra le canzoni, Fazio rivendica le scelte compiute dalla commissione selezionatrice guidata da Mauro Pagani definendola su una linea "non esattamente scontata". Pagani sottolinea come siano state condotte scelte sulla base della qualità del testo oltre che della musica, "molti cantanti hanno un pezzo più bello dell’altro, sarà un problema dovervi rinunciare a partire dalla seconda fase al via dal giovedì". Una parola di apprezzamento speciale poi, da parte dell’ex Pfm, per le Nuove proposte: "Non dovrei dirlo ma lo dico: tra i giovani ci sono le cose migliori". 2. SANREMO NAZIONAL-CHIC Paolo Giordano per ‘Il Giornale’ Renzo ArboreRenzo Arbore Alla fine ci ha pensato Massimo Giletti all’Arena annunciando (smentito solo a metà, quindi confermato per il resto) qualche novità ufficiale sul Sanremo prossimo venturo. Oltre a un prevedibilissimo calciatore, all’Ariston arriverà Pif, una delle rivelazioni dell’anno, ex Iena, per anni Testimone su Mtv, guastatore per Dna, regista di uno dei film più belli e chiacchierati dell’anno, La mafia uccide solo d’estate premiato anche al Torino Film Festival. Vero nome Pierfrancesco Diliberto, 41 anni, palermitano ispido, ormai meritatamente cocco di tanta intellighenzia, oltre che del pubblico. Volendo, si potrebbe dire che Pif passa dalla Leopolda di Renzi, dove è stato ospite applauditissimo, al Sanremo di Fazio e forse non c’è tutta questa differenza. Renzo Arbore e Piero FassinoRenzo Arbore e Piero Fassino «La sua sarà una presenza costante all’Ariston, forse addirittura come co-conduttore», ha spiegato ieri Giletti all’incirca a metà dell’Arena su Raiuno. Annuncio strategico, visto che proprio stamattina al Teatro del Casino andrà in scena la rituale conferenza stampa del Festival, rituale fino a un certo punto visto che mai era stata fissata così a ridosso della gara (una setttimana prima). LITTIZZETTOLITTIZZETTO In ogni caso, in tempo quasi reale il direttore di Raiuno Giancarlo Leone ha precisato via twitter che Giletti «sbaglia». «Fazio e Littizzetto coppia unica», non sia mai. Quindi il ruolo di Pif sarà molto probabilmente quello di girare «le anteprime», ossia presenterà ogni sera un filmato sul Festival in corso. E lo costruirà a modo suo, con un piglio investigativo e ironico ma non, ca va sans dire, aggressivo, visto che gioca in casa. Ovvio che per lui, abituato a partire lancia in resta, sarà una sfida inedita. FAZIO LITTIZZETTOFAZIO LITTIZZETTO Figlio e discendente d’arte (suo padre è il regista Maurizio Diliberto, un suo avo è stato lo scultore danese Berten Thorvaldsen), Pif ha iniziato come assistente di Marco Tullio Giordana per I cento passi, poi è diventato autore Mediaset e infine come inviato delle Iene, dove non ha lasciato tracce indimenticabili ma si è conquistato il soprannome d’arte: Pif. «Me lo diede Marco Berry nel corso di una trasferta», ha confermato. Gli ha portato fortuna. Già con il programma Il testimone su Mtv, Pif ha iniziato a limare il suo marchio di fabbrica e a raccogliere sempre più notorietà. FAZIO LITTIZZETTOFAZIO LITTIZZETTO Poi, ed è inutile ricamarci troppo su, hanno contribuito anche la vicinanza a Renzi, che lo ha sdoganato al pubblico più agèe invitandolo alla convention della Leopolda, il legame affettivo con l’inviata di Santoro, Giulia Innocenzi, e l’impegno incontestabile antimafia. D’altronde Pif è uno verace, magari spigoloso, ma non è arrivato al film La mafia uccide solo d’estate così per caso. Già due anni fa, all’anniversario della morte di Falcone e Borsellino, ha pubblicato il bel racconto Sarà stata una fuga di gas, che fotografa il suo stile sintetico, arguto con sprazzi di sarcasmo e molta ironia. Chic, insomma. Ora lo attende lo sdoganamento al pubblico nazionalpop tipicamente sanremese di Raiuno al quale è dedicata l’ospitata di un super calciatore tra quelli annunciati ieri da Giletti. E tra i candidati Alex Del Piero, esule in Australia a giocarsi gli ultimi spiccioli di carriera, e Mario Balotelli, esule lacrimoso in panchina, all’Ariston arriverà Francesco Totti, più nazional popolare di così. FAZIO LITTIZZETTOFAZIO LITTIZZETTO Si aggiungerà agli altri ospiti già annunciati (Raffaella Carrà, Claudio Baglioni, Laetitia Casta, Rufus Wainwright e Stromae) e a quelli non ancora annunciati ma possibili come Enrico Brignano e Cat Stevens, uno dei «grandi vecchi» della canzone d’autore mondiale. Insomma, un quadro tipicamente fazioso nel senso di Fabio, assai concentrato su personaggi funzionali al racconto più che a ospitate sensazionali. Salvo sorprese, s’intende.