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 2014  febbraio 08 Sabato calendario

LINUS, UN BUON ESEMPIO


Per chi non ne può più delle risse televisive (e di quelle parlamentari), degli scambi di insulti, delle urla, degli scontri fisici, del clima da bordo ring, che si respira oggi in tv (e in Italia), qualche piccola goccia di antidoto può essere salutare. Il grande cocomero («che in realtà è una zucca», recita il sottotitolo, confermando la fedeltà all’understatement) è un programmino, condotto da Linus (Rai Due, giovedì, ore 23,35) del quale ci siamo già occupati tre mesi fa.
Ma (come si dice?) repetita juvant. Il dj fa il suo mestiere sottovoce, con esemplare professionalità. Ogni puntata intervista quattro personaggi appartenenti a mondi diversi (nell’ultima gli invitati in studio erano Massimo Ghini, Federico Rampini, lo scrittore Giuseppe Catozzella, e il campione di basket Daniel Hackett) con i quali conversa amabilmente, cercando di tirarne fuori storie esemplari. Catozzella ha scritto un romanzo che racconta la storia di Samia, una ragazza di Mogadiscio che ebbe un quarto d’ora di celebrità alle Olimpiadi di Pechino, dove si classificò ultima (con distacco) in una batteria dei 200 metri femminili. Si guadagnò un grande applauso dalle tribune, un omaggio alla sua passione. Samia ha continuato a correre, nella sua patria martoriata dalla guerra civile. Poi, per inseguire il suo obiettivo (diventare una campionessa di atletica), è fuggita via, per arrivare a Tripoli e imbarcarsi su una carretta del mare diretta in Italia. È morta annegata (non sapeva nuotare) nel tentativo di raggiungere una motovedetta italiana che si era avvicinata al barcone in avaria. «Ha vinto», ha spiegato Catozzella, «perché ha inseguito il suo sogno fino all’ultimo». Rampini ha spiegato le malefatte dei banchieri, i banditi di questo inizio di secolo (oggetto del suo ultimo libro). Linus porge le sue domande con garbo, mettendo a proprio agio gli ospiti. Non li aggredisce, né li prevarica. Se tutto questo vi sembra poco.