L.G., Il Sole 24 Ore 8/2/2014, 8 febbraio 2014
RCS, DELLA VALLE VERSO L’AZIONE LEGALE CONTRO IL CONSIGLIO
La lettera, fatta recapitare giovedì sera al consiglio di amministrazione di Rcs, è solo la prima mossa di una serie di misure che Diego Della Valle intende adottare per, come trapela da ambienti a lui vicini, «provare a difendere il suo investimento». Danneggiato, a suo parere, prima dalle condizioni a cui è stato promosso l’aumento di capitale da 400 milioni e quindi dalle successive decisioni assunte dal cda in ottemperanza alla realizzazione del piano industriale. Prima tra tutte la cessione degli asset immobiliari di via San Marco-Via Solferino. Valorizzazione a lungo dibattuta ma poi realizzata nonostante l’opposizione di una parte dell’azionariato. In ragione di ciò, Della Valle mette in discussione la leggitimità stessa del consiglio di amministrazione oltre che le capacità dell’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, da lui ritenuto del tutto inadeguato al ruolo.
Così, l’imprenditore, dopo alcuni mesi di silenzio, ha preso nuovamente in mano carta e penna per mettere nero su bianco l’insoddisfazione legata alla gestione della società di cui è azionista con poco meno del 9% del capitale. Ora, sono da verificare le reazioni all’affondo. Per ora la missiva è stata commentata ufficialmente solo da Carlo Pesenti, alla guida del gruppo Italcementi, che è intervenuto in questi termini: «La lettera è arrivata e non ho ancora avuto il tempo di leggerla con attenzione. Della Valle è un grande imprenditore, nelle cose che dice alcune volte ci azzecca, altre meno. Anche riguardo i contenuti della missiva alcune cose sono condivisibili altre meno». Sulla questione della vendita degli immobili, per esempio, «solo il tempo ci darà ragione» mentre rispetto al presidente Angelo Provasoli, «è il presidente perfetto, il suo ruolo non è a rischio». Insomma, al momento il consiglio sembra prendere atto della lettera ma nulla più. Lo stesso Della Valle avrebbe inviato il messaggio consapevole del fatto che difficilmente questo avrebbe smosso il consiglio. Ma, come detto, la missiva sarebbe solo un primo atto e molti cominciano a credere che l’imprenditore punti all’azione di responsabilità contro il management. Nel mentre, rispetto ai rumor che indicavano Della Valle in cordata con Urbano Cairo per rilevare la Gazzetta dello Sport, l’imprenditore commentando le voci con i suoi più stretti collaboratori, si sarebbe fatto una grossa risata, convinto del fatto che non sarebbe certo la vendita di quell’asset, né a lui né ad altri, che potrebbe risolvere i problemi del gruppo.
Gruppo che, nel frattempo, con il consiglio di amministrazione di lunedì 10 febbraio a Madrid conta di sancire lo storico passaggio di testimone alla direzione de El Mundo dando ai consiglieri la possibilità di incontrare il nuovo direttore, Casimiro Garcia-Abadillo, nominato in seguito all’uscita del fondatore Pedro Ramirez. Il consiglio avrà all’ordine del giorno un aggiornamento della gestione e non è previsto un esame del preconsuntivo 2013 che verrà affrontato in una data successiva.