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 2014  febbraio 09 Domenica calendario

«Scommetto che l’anno prossimo gli “Skyisti” o i “Raisti”, di fronte alle esibizioni di “Italia’s Got Talent” giudicate trash su Canale5, scriveranno: che divertente»

«Scommetto che l’anno prossimo gli “Skyisti” o i “Raisti”, di fronte alle esibizioni di “Italia’s Got Talent” giudicate trash su Canale5, scriveranno: che divertente». Come dare torto a Maria De Filippi, in arte Sokolino, che lamenta un certo conformismo della stampa televisiva nazionale? La vicenda è quella di «Italia’s Got Talent», format britannico, storicamente adattato da Canale5, col contributo essenziale della stessa De Filippi, e della sua Fascino. Nel corso di cinque edizioni, IGT è diventato un asset portante per Mediaset: 6.148.000 spettatori medi, uno share superiore al 28%, seppure con una tendenza alla decrescita rispetto all’anno passato. Dunque un contenuto potente, che spiega la battaglia fra «Skyisti» e «Mediasettisti» — per usare le espressioni della De Filippi — a colpi di comunicati al vetriolo, prese di posizione piccate, email di rassicurazione («non abbiamo speso troppo per il format», si son precipitati a scrivere i manager Sky ai loro dipendenti). Un fiume di parole che ha però evitato il centro della questione: si tratta di un vero affare per la pay tv o piuttosto di uno sgarbo al concorrente? È vero, il format è ormai un po’ datato, e sul mercato internazionale dei talent ci sono novità più interessanti (l’israeliano «Rising Star», per esempio), ma è anche vero che Mediaset ha nei suoi volti (De Filippi, Scotti) più che nel «contenitore» il suo tesoro. Ma il punto è un altro: un programma nazional-popolare, con un’audience concentrata al Sud e sulle fasce socioeconomiche medio-basse, percepito come una «neo Corrida», è un asset per Sky? «Italia’s Got Talent» riuscirà a consolidare l’offerta di intrattenimento di Sky Uno? Dalla pay non ci si aspetta più innovazione che una versione «ripulita» della generalista? (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni elaborazione Geca Italia su dati Auditel