Andrea Scanzi, il Fatto Quotidiano 8/2/2014, 8 febbraio 2014
ANNA E IL PROFUMO DEL GRILLO SELVATICO
È una storia che al Senato la raccontano in tanti, giurando e spergiurando che è vera. Chissà. Qualche settimana fa, Beppe Grillo è in visita al Parlamento. A un certo punto prende l’ascensore. Non è solo. Con lui c’è la senatrice Anna Finocchiaro, con cui Grillo e i 5 Stelle non sono mai stati teneri. Dovrebbero litigare, o quantomeno, guardarsi male, ma non accade. Grillo è garbato e cortese. Dall’altra parte la Finocchiaro lo guarda rapita. Uscita dall’ascensore, racconta agli amici di essere rimasta colpita dal fascino dell’ex comico: gli occhi, in particolare. E poi quel profumo, «legnoso e virile» (garantiscono gli esegeti), che Grillo suole usare. Prima folgorata dalla Ikea, poi da Marini al Quirinale. E ora pure dallo sguardo – e dal profumo – del nemico acerrimo Beppe: la Finocchiaro non smette mai di stupire.