Marco Belpoliti, La Stampa 7/2/2014, 7 febbraio 2014
TENDENZA FAI DA TE
Prima ci hanno fatto imprenditori di noi stessi, delocalizzandoci, ciascuno a casa propria, davanti allo schermo del nostro personal. Adesso invece ci riducono invece allo stato di operai? Meglio: artigiani. Un marketing inventato dall’Ikea, per cui i mobili costano poco perché te li monti da solo (se sei capace). Il fai-da-te sta per diventare la nuova ideologia della società post-post-industriale?
Il trend è senza dubbio questo: si fanno sempre più cose in condizione self. Perché è bello, perché è cool, perché l’artigianalità (vedi Richard Sennet) è la vera invenzione di questa società post-industriale, che sposta la produzione in serie fuori dal Vecchio continente, adotta il made in China come propulsore, e nel medesimo tempo predica il ritorno al lavoro individuale, solitario, lo promuove su riviste e giornali: fa tendenza.
Tutti artigiani, con torte, pane e orti, e anche stampanti 3D, con cui produrre oggetti di design direttamente nel sottoscala, o in cantina, utilizzando progetti fatti altrove, o anche da se stessi: tutti designer, come tutti cuochi (genere che sbaraglia in televisione come in libreria). Ci si scopre rinascimentali, homo faber (anche le donne, in particolare, dato che loro hanno sempre «fatto» tutto o quasi).
Certo la Coca-Cola che ci invita a produrre la nostra bibita preferita da soli con le capsule, non è proprio attività da makers, ma la direzione è quella. I piccoli geni del marketing, che hanno fatto questa pensata, che delocalizza l’imbottigliamento, devono aver fatto i loro bravi calcoli in termini di risparmio di ore lavorate, di manodopera in meno, di stabilimenti da aprire o chiudere. Risparmi e anche guadagni, perché tutto questo si trasforma in una moda, quindi in un affare.
Se ci pensate l’idea non è originale, perché il genio del genere fai-da-te resta Zuckerberg, che facendoci divertire a comunicare, a scambiarci foto, disegni e testi, è diventato ricchissimo.
Ha sfruttato a dovere la nostra vocazione alla socialità, ma senza darci l’impressione di lavorare per lui: operai e imprenditori del nostro personale brand nello stesso tempo. Nelle pause tra una bacheca e un post, un contatto e l’invio della richiesta d’amicizia, scioglieremo la capsula da soli, e produrremo la nostra bevanda preferita, nella percentuale gradita. Coca self, come il selfie: autoscatto in bottiglia. Salute!