Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  febbraio 07 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - RENZI A PALAZZO CHIGI?


www.repubblica.it
sunto del video
Il segretario del Pd ha fissato al 20 febbraio la data in cui si deve decidere come "cambiare schema". Tre le ipotesi in campo: Letta-bis, staffetta con il leader democratico, voto anticipato. La Germania mette sotto accusa la Bce di Draghi. E’ il giorno delle Olimpiadi invernali. I Grandi disertano la cerimonia, sul palco anche un duo lesbo-chic
Il commento del direttore Ezio Mauro in apertura della riunione della redazione del mattino. Gli interventi dei responsabili dei settori. Le nostre telecamere dentro Repubblica

repubblica.it
ROMA - Il Pd affronterà il tema sul rilancio dell’azione di governo per risolvere i problemi del paese "senza nessuna preclusione nelle soluzioni". Ad affermarlo è il portavoce della segreteria del partito, Lorenzo Guerini. Ogni ipotesi resta dunque sul tavolo, si deciderà il prossimo 20 febbraio, quando è in programma una direzione Pd che tirerà le somme sull’andamento dell’esecutivo.
Intanto il segretario del Pd, Matteo Renzi, che ieri aveva rimandato ogni decisione sull’ipotesi di una sostituzione di Enrico Letta a Palazzo Chigi al 20 febbraio, ha escluso qualsiasi ipotesi di un governo con Silvio Berlusconi. L’occasione è stata uno scambio di battute su Twitter con Giovanni Valentini. "Se Renzi fa un governo con Berlusconi, gli tolgo il voto e anche il saluto...", ha scritto il giornalista. Pronta la replica del segretario del Pd: "Non rischiamo né voto né saluto allora", ha assicurato.
Renzi risponde al leader di Forza Italia su eventuali coalizioni future. Un commento che non lascia ombre e che chiarisce la sua posizione dopo le dichiarazioni dell’ex premier che ieri si era detto pronto a far parte di un governo guidato da Renzi.
Il segretario del Pd ha precisato su Twitter che il percorso delle riforme si è messo in moto e l’Italia è a "un passo da una riforma storica" che porterà all’abolizione del Senato e delle province, la riforma elettorale e del Titolo V della Costituzione: "A me conviene votare, ma all’Italia no".

CORRIERE.IT

«Siamo a un passo da una riforma storica: Senato, province, legge elettorale, Titolo V». Lo ha scritto Matteo Renzi su Twitter. «A me conviene votare, ma all’Italia no», ha aggiunto il segretario del Pd. «Siamo a un passo da una riforma storica - scrive - Senato, Province, legge elettorale, titolo V».

«MAI UN GOVERNO CON BERLUSCONI» - Poi, in risposta a un tweet del giornalista Giovanni Valentini che diceva: «Voglio dirlo subito: se Matteo Renzi fa un governo con Berlusconi, gli tolgo il voto e anche il saluto!», Renzi replica: «Non rischiamo né voto, né saluto allora».

Leggi l’articolo: Renzi: «A me conviene votare, all’Italia no Mai un governo con Berlusconi» - Corriere.it http://bit.ly/1ixVYHE


LA DIREZIONE PD - Giovedì il segretario pd ha avuto un faccia a faccia con Enrico Letta, durante la direzione del Pd convocata per discutere delle riforme di Senato e Titolo V. Temi passati in secondo piano davanti alle tensioni dell’esecutivo e alle voci di una staffetta al governo tra Renzi e Letta «Giochi a carte scoperte», è stato l’invito del sindaco di Firenze, al presidente del Consiglio. La replica: occorre fare squadra, non voglio galleggiare. Per il chiarimento decisivo si aspetta il 20, quando la direzione pd sarà chiamata a decidere, come stabilito giovedì al Nazareno accogliendo la richiesta della minoranza di fare chiarezza, se mantenere il sostegno all’esecutivo o «cambiare schema».

GLI EQUILIBRI - Prima di ulteriori passi, sia Renzi che Letta attendono il via libera alla Camera della legge elettorale (l’11 febbraio inizia la discussione in Aula). Giovedì Renzi ha insistito molto sulla sua disponibilità a dedicare la direzione del 20 a fare «chiarezza» sul governo: «Questa non doveva essere la discussione di oggi. La discussione sul governo deve partire dal governo. Ho respinto l’idea che il problema è la mancanza di serietà da parte del Pd, noi siamo sempre stati seri nel rapporto con il governo».

Leggi l’articolo: Renzi: «A me conviene votare, all’Italia no Mai un governo con Berlusconi» - Corriere.it http://bit.ly/1ixW42a


PEZZO DI POLITO DI STAMATTINA SUL CDS