Marianna Aprile, Oggi 29/1/2014, 29 gennaio 2014
ORA COMANDO IO – [LA PASCALE È PIÙ DI UNA FIDANZATA]
L’avevano sottovalutata tutti. Nell’entourage di Silvio Berlusconi, quello di oggi ma soprattutto quello di ieri, il coro è unanime. Nessuno avrebbe immaginato che Francesca Pascale avrebbe conquistato davvero il ruolo di first lady. Ma, soprattutto, nessuno avrebbe mai scommesso che in quel ruolo avrebbe imparato a muoversi tanto in fretta.
NIENTE INTERVISTE, SOLO SPIFFERI
In poco più di un anno (il legame con Berlusconi è stato ufficializzato nel dicembre del 2012), l’ex consigliera provinciale è passata da un paziente low profile al comunicato ufficiale (il primo, diramato alle agenzie di stampa, in occasione della Giornata della Memoria), passando per la nobile arte di far trapelare ai quotidiani, in via ufficiosa, parole al vetriolo contro nemici, nemiche e presunti tali. Vedi alla voce Nunzia De Girolamo.
SULLA DE GIROLAMO LA SEGUONO TUTTI
Dopo le dimissioni del Ministro dell’Agricoltura, mentre i giornali riportavano telefonate di riconciliazione tra Berlusconi e la De Girolamo, Francesca ha inviato tramite il Corriere della Sera un messaggio forte e chiaro: Nunzia ha tradito Silvio passando al Ncd di Angelino Alfano, non si sogni di tornare indietro. Subito mezza Forza Italia, da Osvaldo Napoli a Iole Santelli passando per Mariastella Gelmini e Gabriella Giammanco, inizia a fare dichiarazioni in linea con questa chiusura. Dopo aver messo ordine in casa (defenestrando decine di amiche di Silvio) e in cucina (con l’ormai nota spending review del fagiolino), insomma, Francesca ha iniziato a mettere mani al partito. Il banco di prova è stata proprio la sua Campania, dove mentre Nicola Cosentino e Mara Carfagna litigavano per aggiudicarsi il coordinatore regionale, Francesca convinceva Silvio a nominare il “suo” Domenico De Siano, ex compagno di banco al consiglio provinciale di Napoli.
IL TOTI… CUSCINETTO
La Pascale ha un ruolo sempre più centrale nelle decisioni del suo fidanzato, secondo alcuni studia – pardon, si allena – da leader. Un’esagerazione, certo. Ma già ora, è con lei che bisogna fare i conti. Al punto che c’è chi si spinge a dire che tra i motivi che hanno convinto Berlusconi a nominare l’ex direttore del Tg4 e di Studio Aperto Giovanni Toti come consigliere politico ci sia proprio Francesca. Sussura una fonte, vicina a Toti: «Giovanni è un normalizzatore, un mediatore nato, e ha fiuto politico. Non perde mai la calma, sa come e chi accontentare per raggiungere un obiettivo. Se c’è qualcuno in grado di placare capricci, scatti d’ira e intemperanze, non solo della Pascale ma anche di falchi e lealisti del partito, è lui». Uno stato cuscinetto nelle faide interne a Forza Italia ma anche negli equilibri tra Silvio e Francesca, quindi. Oltre che perdere quattro centimetri di girovita, Toti ha potuto mettere alla prova questo ruolo nei giorni della “reclusione” alla Maison du Relax di Gardone Riviera. Giorni in cui Francesca ha quasi interrotto le comunicazioni col mondo esterno, collegandosi al suo amato Whatsapp il meno possibile, facendo sport e marcando a uomo il suo Silvio. Che oltre a quella di Toti (rimasto nella medical spa per quattro giorni, intervallati da un’udienza con Papa Bergoglio a Roma) ha ricevuto le visite dei senatori Sandro Bondi e Manuela Repetti, di Gianfranco Rotondi, Mariastella Gelmini, Gabriella Giammanco e pochi altri fedelissimi. Insomma, la real coppia di Arcore, tra un centrifugato, una zuppa e i quotidiani 4 litri di acqua imposti dalla dieta della Spa ha lavorato molto agli equilibri interni e alle strategie del partito in vista delle prossime elezioni europee (e non solo). Hanno gestito il cambio di rotta nell’immagine di Berlusconi, da aspirante Dorian Gray col mito dell’eterna giovinezza alle foto senza trucco (ma con qualche inganno cromatico) comparse sull’ultimo numero del britannico Sunday Times.
COSA C’È DIETRO IL NUOVO LOOK
Dicono che la nuova immagine dell’ex Cavaliere punti a raggiungere un solo obiettivo: proporlo, in vista delle prossime scadenze elettorali, come padre nobile, ispiratore del partito, pur nell’impossibilità di candidarsi direttamente. E anzi, i dietrologi di professione individuano in questa rivoluzione estetica il primo passo verso la più volte ventilata discesa in campo di Marina Berlusconi. Sarebbe (anche quello) il trionfo di Francesca, che con la primogenita di Silvio ha un’asse di ferro.
Marianna Aprile