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 2014  febbraio 05 Mercoledì calendario

CONSIGLI SEXY DELL’ASL: ANDATE DAL GINECOLOGO IN AUTOREGGENTI – [SCANDALO A GALLIPOLI]


«Abbigliamento consigliato per una visita ginecologica: gonna e calze autoreggenti». Oplà. Quella che sembra la battuta di una barzelletta o l’inizio di uno scherzo, non ha certo fatto ridere – lunedì mattina – Valdo Mellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce. Il quale, quando ha scoperto che tale scritta era stata affissa su una parete dello studio di Ginecologia del consultorio di Gallipoli in lungomare Marconi, è rimasto senza parole. E senza spiegazioni.
La gente ne parlava – anzi ne scriveva (con tanto di foto del cartello postata) – da qualche ora su Facebook: commenti, pettegolezzi, mi piace, sdegno, rabbia. E polemiche. «Nessuno al mondo può pensare di scrivere su un cartello che le donne devono presentarsi in calze autoreggenti alla visita ginecologica senza che ciò susciti reazioni o comunque commenti piccanti che certamente non fanno bene alla sanità pubblica – commenta ora con severità il numero uno dell’Asl – Bene hanno fatto quelli che hanno protestato. Dico ciò anche perché questo tipo di indicazioni può essere dato dal Cup, al limite deve essere comunicato a voce. Oppure, ancora, l’in formazione può essere data direttamente dal ginecologo nel momento in cui effettua la visita o quando si fa la prenotazione. Al di là dei casi di urgenza, in genere le donne si rivolgono al ginecologo periodicamente, quindi, basta comunicare qualcosa la prima volta anche per le visite successive. C’è una maniera giusta e una sbagliata di fare delle cose giuste, questa è la maniera sbagliata».
Già, un foglio formato “A4” scritto a biro ha scatenato il finimondo. Ma chi l’ha pensato e realizzato? «È stata una dottoressa a scrivere quel messaggio in modo alquanto sbrigativo – spiega Valdo Melloni – Un’imprudenza che abbiamo già cancellato rimuovendo l’avviso».
La dottoressa in questione è Bruna Scarcia, laureata alla Sapienza. La quale, sempre su Facebook, si difende: «È semplicemente assurdo insinuare che un medico, un medico donna, di 62 anni abbia voluto lanciare un messaggio “erotico”, ho voluto solo velocizzare le visite e garantire la massima igiene, è per praticità». Il cartello ora è stato rimosso e sostituito con un altra scritta (a macchina, accompagnata dal logo del distretto): «Per diminuire i tempi di attesa per una visita ginecologica e per una ecografia, l’abbigliamento consigliato è gonna e calze».