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 2014  febbraio 05 Mercoledì calendario

RICICLAGGIO RECORD A QUOTA 85 MILIARDI VISCO: FRENO ALLA CRESCITA


ROMA — Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, non fornisce cifre sul volume di affari della criminalità ma la sua analisi mette in luce i gravi rischi del fenomeno. «L’illegalità nelle sue diverse forme - dalla corruzione nell’esercizio di pubblici servizi alle violenze della criminalità organizzata - condiziona pesantemente la crescita economica, impedisce la corretta allocazione dei fondi pubblici per lo sviluppo, si ripercuote, a volte, sulla stessa possibilità di operare delle imprese». Contrastarla è dunque uno dei motori dell’azione di vigilanza della Banca, perché «soltanto il rispetto – formale e sostanziale – delle regole, garantito anche da un’attenta attività di controllo, consente di mitigare i peculiari fattori di rischio insiti nell’attività di intermediazione». Tra questi, secondo Visco, che apre un convegno a Palazzo Koch «vi sono rilevanti asimmetrie informative» connesse a «possibili opacità dei bilanci bancari», come pure «comportamenti opportunistici» volti a trarre profitto dalle difficoltà dei consumatori nel comprendere la natura di determinati prodotti finanziari; l’evoluzione tecnologica e la rapidità e la complessità delle transazioni». E poi c’è il riciclaggio, nel cui contrasto la Banca d’Italia è impegnata anche attraverso l’Uif (Unità di informazione finanziaria)che in cinque anni ha quintuplicato le sue segnalazioni di operazioni sospette arrivate a toccare nel 2013 l’importo record di 85 miliardi.
«Il riciclaggio mina il corretto funzionamento dei mercati», insiste il governatore soffermandosi anche sulla tenuta del sistema bancario italiano. Le verifiche e i test avviati dalla Bce, rileva il governatore, rappresentano per le 15 banche che saranno vigilate in forma accentrata, «un importante banco di prova». «Guardiamo ai risultati con consapevole fiducia» anche se la profondità della crisi ha avuto ripercussioni negative sulla qualità dei prestiti alle imprese, da far configurare «in taluni casi, esigenze di ricapitalizzazione».