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 2014  febbraio 05 Mercoledì calendario

CHIARA, IN COMA A 19 ANNI PER LE BOTTE DEL FIDANZATO «L’AVEVO DENUNCIATO»


ROMA — «Dillo che sei caduta! Dai Chiara, dillo che non ti ho picchiata!». Ma la povera Chiara non può rispondere. È raggomitolata in un angolo del soggiorno. Il volto irriconoscibile, la testa coperta di sangue. Il fidanzato si è sfogato su di lei con calci e pugni per un intero pomeriggio. «Chiamarlo fidanzato è una parola grossa, è una bestia, un essere inqualificabile», replica il padre della ragazza di 19 anni, da lunedì notte in coma al San Camillo. Maurizio Falcioni, muratore, il compagno che l’aveva conquistata facendo breccia nel suo cuore parlandole dell’amore per i cani, è stato arrestato ieri dai carabinieri della compagnia di Ostia per tentato omicidio: anche davanti agli infermieri del 118 accorsi nell’abitazione del trentenne in via Emilio Costanzi, a Casal Bernocchi (Acilia), ha continuato a negare di aver picchiato Chiara con una furia bestiale. Le condizioni della ragazza, diplomata all’istituto alberghiero, sono disperate.
«Il chirurgo che l’ha operata — racconta il papà di Chiara, Maurizio Insidioso Monda — era sconvolto: mi ha detto che lesioni di quel tipo non le ha viste nemmeno nelle vittime di incidenti stradali. Pensate, è assurdo, era sconvolto perfino il medico. Ma che le ha fatto quell’animale? L’avevo anche denunciato: aveva circuito mia figlia. So di dire una cosa orribile, ma ora spero che Chiara muoia. I medici mi hanno detto che se sopravviverà sarà un miracolo, e comunque vivrà come un vegetale. Per questo, adesso, da genitore, prego che la mia bambina non ci sia più».
Secondo i carabinieri le liti fra il muratore e la giovanissima fidanzata erano molto frequenti: a Capodanno una pattuglia dell’Arma era intervenuta sotto casa del muratore perché l’uomo stava maltrattando la giovane. I due, che stavano insieme da un anno, si trovavano in auto e Falcioni — che ha precedenti di polizia per stupefacenti — reagì al controllo e venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Alcuni vicini sono sicuri che «Maurizio aveva alzato le mani anche sulla precedente fidanzata», ma su questo punto sono in corso accertamenti. Di certo lunedì pomeriggio hanno sentito Chiara gridare per ore, sbattere porte e spostare mobili.
«Dimmelo che hai un altro!» urlava lui, ormai fuori controllo. Come sempre le aggressioni a Chiara erano accompagnate da raptus di ira. L’altro ieri è scattato anche il pestaggio. Colpi sferrati con una violenza inaudita. A chiamare l’ambulanza è stato lo stesso Falcioni. «Ha avuto un malore — ha continuato a ripetere anche ai carabinieri —, non l’ho picchiata, è svenuta». Ora è a Regina Coeli. «Spero che paghi, voglio credere nella giustizia — si dispera il padre di Chiara fuori dal reparto di rianimazione —. Ho cercato di non farglielo frequentare, vista la differenza d’età, ma lui l’ha presa come una sfida. Voleva portarmela via e l’ha fatto. Domenica pomeriggio — aggiunge — mia figlia mi ha chiamato: “Vienimi a prendere, ci siamo lasciati, voglio tornare a casa», ma non ho fatto in tempo e lui se l’è ripresa ancora una volta. Lei ha anche cercato di mettersi in contatto con la madre (i genitori sono separati e la donna vive fuori Roma, ndr ) ma qualcuno, forse sempre lui, le ha tolto il telefonino». A casa Molly, il bulldog di Chiara, guaisce senza sosta. «Mia figlia non mi ha mai raccontato di essere stata picchiata da quello — conclude il papà con amarezza —. Adesso però non posso escludere che sia successo altre volte».