Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  febbraio 05 Mercoledì calendario

DIRITTO

& ROVESCIO –

Lo Stato italiano ha sequestrato a un magnate russo, che era in debito con il fisco italiano, uno yacht di ben 38 metri di lunghezza, del valore di 12,5 milioni di euro e per la cui costruzione ci sono voluti tre anni di lavoro nei cantieri navali di Pisa. Per cercare di recuperare il dovuto, lo Stato ha messo all’asta questo natante? Questo sarebbe avvenuto in qualsiasi paese normale ma non in una repubblica delle banane. Infatti (siamo sicuri all’insaputa di Napolitano; e assicuriamo che, dietro questa affermazione, non c’è nessuna malizia) il natante è stato messo a disposizione della presidenza della Repubblica. In barba ad ogni privatizzazione. Se non si riesce nemmeno a cedere ai privati un natante recente e in perfette condizioni, che cosa volete, realisticamente, che lo Stato riesca a privatizzare? Lo Stato infatti le risorse non vuole trovarle anche nel suo dimagramento ma soltanto strizzando vieppiù cittadini ed imprese. Si può essere più pazzi?