Antonio Dipollina, la Repubblica 4/2/2014, 4 febbraio 2014
Forse non tutti sanno che è tornato Per un pugno di libri. Sempre Raitre, ma il resto è differente, nel senso che si passa al sabato alle 17 e in conduzione c’è Geppi Cucciari
Forse non tutti sanno che è tornato Per un pugno di libri. Sempre Raitre, ma il resto è differente, nel senso che si passa al sabato alle 17 e in conduzione c’è Geppi Cucciari. Ancora le due classi di liceo a sfidarsi, sempre il prof Piero Dorfles inflessibile guardiano della morale libresca nel senso una volta riconosciuto come il migliore possibile. Sarà una fissa, ma il momento emotivamente più forte rimane il quiz a bruciapelo ai ragazzi, da scrutare in volto mentre uno fa scena muta sull’autore di Re Leare un altro – da secchione ma con montatura occhiali da urlo – lascia cadere, ad altra domanda, il nome di Kafka come a dire: fatemele più difficili. Geppi ci aggiunge verve nonché doppisensi: il senso, unico, rimane però che dopo Masterpiece si è scoperto che la via alla modernità televisiva del libro non c’è ancora e che quindi tanto vale riprovarci con questo curioso reperto. Provando un minimo ad aggiornare il sano paleozoico televisivo che si porta appresso.