Federico Rampini, la Repubblica 4/2/2014, 4 febbraio 2014
CONTI PUBBLICI ALL’AMERICANA
Aiuto, c’è troppo attivo nel bilancio pubblico. Paradossale effetto della ripresa americana, improvvisamente molti Stati Usa hanno i bilanci fin troppo floridi, con attivi di cui non sanno che fare. Dalla California al Michigan, dal Nebraska al Wisconsin, la lista è lunga. Anche Stati che piangevano miseria fino a poco tempo fa, ora s’interrogano su un problema inedito: come gestire i bilanci in attivo. L’incertezza non durerà a lungo, questa Bengodi suscita scontri politici tra la destra che vuole meno tasse, e i democratici che puntano su nuovi fondi per l’istruzione, la ricerca, l’ambiente. Un dibattito che diventerà molto acceso da qui a novembre quando si vota per le legislative ed anche per rinnovare diversi governatori. Intanto alcuni di loro, come il governatore della California Jerry Brown, possono perfino permettersi di programmare la creazione di un fondo speciali “per tempi difficili”, una sorta di riserva di bilancio per le emergenze. Sta di fatto che questo spettacolare rovesciamento in positivo delle finanze locali, e in così poco tempo, è anche una confutazione dell’austerity. È la ripresa ad aggiustare i conti pubblici (grazie all’aumento spontaneo del gettito fiscale e alla riduzione degli aiuti ai disoccupa-ti), non sono i tagli feroci a consentire il rilancio della crescita.