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 2014  febbraio 04 Martedì calendario

«SUITS», FASCINO D’UN AVVOCATO SPIETATO A NEW YORK


Perry Mason, al confronto, era un avvocaticchio, un «parafangaro».
Per chiunque abbia solo respirato le location da aeroporto dei grandi studi legali - parquet in wengè, frigo bar d’alta classe, scrivanie domotiche, praticanti usati come zerbini -, la serie Suits (Joy Mediaset Premium, giovedì prime time) insuffla un senso di vertigine. Devo ancora capire se sia un bene o un male. È ambientata nel grattacielo dello Pearson& Hardman «tra i top studios diNew York dove si assumono solo laureati ad Harvard» - roba che pare estratta da un romanzo luccicante di Jay McInerney. Ruota sulla storia di Harvey Specter socio senior, belloccio, elegantissimo cinico; e fotografa esattamente la fauna che s’aggira tra gli uffici e le aule di tribunale. Ci sono i due soci fondatori Jessica, bella e snobissima che non ride mai se non sa di aver già dato la colpa a qualcun’altro; e Daniel, che gioca a golf coi giudici e che avendo sottratto soldi ai clienti per mantenere l’amante mentre la moglie moriva di cancro, è stato spinto alle dimissioni (ma vuole tornare per riprendere il potere). C’è Louis, paranoico, sgradevole alla vista e al tatto, genio della contabilità, ma descritto come una sorta di Jago pronto sempre a passare dalla parte del più forte. C’è Donna, segretaria vamposa e pignola che viene licenziata per un errore non commesso. C’è Rachel, assistente innamorata di Mike. Il quale è una mente giuridica raffinatissima con una memoria fotografica, che s’arrabatta tra una finta laurea e una nonna saggia. Per inciso, la nonna è l’unico personaggio totalmente positivo della serie. Infatti, dopo pochi episodi, muore.
In Suits (nella foto web uno dei protagonisti) ti accorgi quanto la spietatezza trasudi da ordinanze, ingiunzioni, strategie processuali. E quanto la cura della parcella e del cliente milionario affoghino ogni barlume d’etica e d’umanità; per dire, l’altra sera Harvey ha ridotto alla fame un gruppo d’infermiere. Però, al contempo, Suits ti avviluppa nei dialoghi perfetti, nelle infinite sfaccettature dei personaggi (Harvey lo stronzo ha fatto una gavetta pazzesca...), nelle gag e nei colpi di scena. Suitsè una serie molto bella e molto spietata. E ti ricorda perché non hai fatto l’avvocato. Certo, poi hai fatto il giornalista, e forse è peggio...