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 2014  febbraio 04 Martedì calendario

Notizie tratte da: Roberta Maresci, Maria Callas, Gremese 2013, pp. 156, 12,90 euro.Vedi Libro in gocce in scheda: 2298276Vedi biblioteca in scheda: 2260328Genitori Figlia di due greci, Litsa e George, Maria Callas nasce il 2 dicembre 1923 a New York, dove il papà ha una bottega di profumi

Notizie tratte da: Roberta Maresci, Maria Callas, Gremese 2013, pp. 156, 12,90 euro.

Vedi Libro in gocce in scheda: 2298276
Vedi biblioteca in scheda: 2260328

Genitori Figlia di due greci, Litsa e George, Maria Callas nasce il 2 dicembre 1923 a New York, dove il papà ha una bottega di profumi.

Madre La madre, che avrebbe voluto un maschio (l’avrebbe battezzato Vasili, come il fratellino morto di tifo a tre anni nel 1923), per quattro giorni rifiutò di vederla ed esitò a lungo prima di trovarle un nome.

Quattro anni Quando Maria, a quattro anni, cantava con le finestre aperte, gli automobilisti si fermavano ad ascoltarla incantati, bloccando il traffico.

Grecia Nel 1937 Litsa lascia il marito e torna in Grecia con le figlie Maria e Yakinthy.

Canarini 1 Da bambina la Callas era solita cantare davanti alla gabbia dei suoi canarini David, Stephanakos e Elmina.

Canarini 2 Da adulta, parlando dei primi anni del suo studio di canto in Grecia, disse: «Ho imparato più da David (il canarino) che non dai miei professori di Conservatorio».

Ansia La madre, in Grecia, le vietava di giocare coi suoi coetanei e di svolgere altre attività che potessero distrarla dagli studi musicali. Nei momenti più difficili la ragazzina, dopo ore trascorse a cantare senza pausa, per sfogare l’ansia mangiava grandi quantità di cibo.

Concorso A 11 anni Maria vinse un concorso radiofonico. La madre prese il premio, un orologio, lo incartò, e lo regalò alla sorella.

Stamberghe La madre, in Grecia, la fece cantare in stamberghe piene di soldati per tirare su qualche dracma. Sempre in Grecia, secondo alcuni, tentò invano di farla prostituire con un colonnello italiano.

Esordio Nell’ottobre o novembre 1938 il suo esordio sulle scene: a nemmeno 15 anni interpretò Santuzza in Cavalleria Rusticana.

Disfuzione ormonale A causa di una disfuzione ormonale, Maria da ragazzina aveva il volto goffo e sgraziato.

Uova sbattute Non è vero che da ragazzina si rimpinzava di salsicce e dolci. «A volte al mattino uscivo di casa senza neanche prendere il tè e mia madre mi rincorreva per le scale con un po’ di pane abbrustolito da portarmi a scuola. Sono ingrassata dopo aver fatto una cura di uova sbattute, che probabilmente hanno provocato una disfunzione ormonale. Mia madre non mi ha curata».

Tedeschi Durante la guerra, la madre le impose di cantare anche per gli invasori tedeschi. In cambio avrebbero ricevuto carne, pasta, riso, latte.

Fidelio Il 14 agosto 1944, grande successo per la sua interpretazione in Fidelio, acclamata anche dai critici musicali.

America A 21 anni tornò in America dal padre.

Meneghini 1 In Italia fece il suo primo debutto con La Gioconda. Nel corso della prima cena col cast scritturato per l’opera al ristorante Pedavena, vicino all’Arena di Verona, conobbe Battista Meneghini, più vecchio di lei di ventotto anni, suo futuro marito.

Meneghini 2 Nel libro Maria Callas – mia moglie Meneghini raccontò che quando la ragazza si alzò da tavola «... mi fece pena. Dalla vita in giù era sformata. Le caviglie erano gonfie e grosse, come i polpacci. Si muoveva goffamente, a fatica».

Nozze Il 21 aprile 1949 la Callas sposò Meneghini. Nozze nella sagrestia dei Filippini a Verona. Da quel momento Meneghini lasciò la sua industria di laterizi ai parenti si dedicò completamente alla carriera della moglie, in qualità di suo agente.

Grafomane Grafomane, durante le tournèe arrivò a scrivere al marito fino a tre lettere al giorno.

Ricette 1 Al momento delle nozze pesa oltre cento chili. Lei non se ne cura, cucina per il marito, ritaglia le ricette delle riviste e le dispone in ordine dentro le cartelline.

Ricette 2 Amava cucinare piatti tipici della cucina veronese: la pearà, il risotto al tastasal, la pastissada. Golosa di ostriche alla veneziana, di peverada, di tagliolini gratinati al prosciutto, quando il piatto le piaceva esigeva la ricetta, annotando puntigliosamente grammi, etti e ingredienti svelati dagli chef.

Palato gotico Il produttore Walter Legge: «Una delle cose più curiose a proposito della voce della Callas era che riusciva a emettere dei suoi per cui dicevo: “Sembra che canti dentro una bottiglia”. Soltanto più tardi, quando ci conoscemmo meglio e andavamo insieme da uno specialista della gola, seppi e potei vedere che il suo palato aveva una forma quasi gotica. Era una cosa che non avevo mai visto».

Fiori e ravanelli Abitudine dei suoi fan: occupare i posti più vicini al palcoscenico, in galleria, e ricoprirla di fiori alla fine della rappresentazione. Una volta, alla Scala di Milano, i fan di una sua rivale occuparono quei posti tenendo in mano mazzetti di ravanelli e carote. Quella sera la Callas invece della solita pioggia di fiori ricevette una pioggia di verdure varie e anche qualche mazzolino di fiori dei fan che erano riusciti ad avvicinarsi al palcoscenico. Essendo parecchio miope, si chinò, raccolse le offerte a una a una, le annusò, e poi gettò la verdura nella buca dell’orchestra e offrì i fiori ai colleghi.

Schiena Sua abitudine di recitare con la schiena ricolta al pubblico.

Visconti Luchino Visconti la diresse in cinque opere.

108 chili Da 108 chili, dopo i trent’anni riuscì a aggiungere un girovita di 59 centimetri perdendo quaranta chili in un anno.

Tenia L’amica Giovanna Lomazzi a proposito del dimagrimento causato, secondo la leggenda, da una tenia. «Ma quale verme! Semplicemete non mangiava. Mai che toccasse pane, pasta, vino o dolci. Sia a pranzo che a cena ordinava solo filetto o pesce ai ferri con verdura scondita. Perse cinquanta chili, in pratica si dimezzò».

Cura svizzera Secondo la cognata Pia Meneghini non dimagrì né mangiando poco né per via della tenia ma sottoponendosi alla «pericolosissima cura di alcuni medici svizzeri»: «Assunse dosi massicce di estratto secco tiroideo e di ormoni con lo scopo di accelerare le funzione metaboliche». In più, «si fece praticare direttamente nella tiroide istillazioni di iodio».

Cachet Nel 1947, per la Gioconda all’Arena di Verona, ottenne un cachet di 40 mila lire a recita, per Tristano e Isotta a Venezia, nel 1948, la cifra salì a 50 mila lire, per Aida a Torino 100 mila lire a recita.

Gioielli Meneghini le regalava un gioiello per ogni opera che lei inseriva in repertorio. Ad esempio per Ifigenia in Tauride la Callas ricevette un anello con brillante da trentadue milioni di lire, per Medea una parure di rubini (collana, bracciale, anelo e orecchini) da venticinque milioni di lire, eccetera. Pare che però, quando si separarono, fu lei a dover pagare il conto dal gioielliere.

Onassis 1 Nel giugno del 1959, a una festa, conobbe Aristotele Onassis.

Onassis 2 Maria Callas a proposito del primo incontro con Onassis: «La prima volta che lo vidi pensai che fosse di una bruttezza disarmante: un sessantenne con occhiali spessi come fondi di bottiglia. Era un uomo volgare, arrogante, ostentava la sua ricchezza in modo pacchiano. Tuttavia quando entrava in una stanza si faceva notare subito, aveva un carisma e una forza animalesca [...] Eravamo uguali, due greci cresciuti nella miseria che si erano fatti da sè».

Onassis 3 Al ritorno da una crociera sullo yacht di Onassis, la Callas lasciò Meneghini e si mise con Onassis.

Onassis 4 La storia tra la Callas e Onassis durò nove anni. Lui, il 20 ottobre 1968, sposò Jackie Kennedy. Non fu un matrimonio felice, al punto che l’armatore arrivò a dire: «Dovevo sposare la Callas... Jackie è vuota, fredda, superficiale».

Alcol Quando fu lasciata da Onassis, la Callas prese a consumare sonniferi e alcol.

Afonia Il 2 gennaio 1958, a Roma, una serata di gala alla presenza del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, durante il primo atto di Norma fu colta, prima del secondo tempo, da afonia. Presa dal panico, irritata dalle grida che sentiva arrivare dal loggione («Torna a Milano, ci costi un milione»), fu irremovibile nel non proseguire la recita. Gronchi, dopo aver aspettato per oltre mezz’ora la ripresa dello spettacolo, abbandonò furente il teatro. Tutti i pensarono a un capriccio da diva ma il giorno dopo i medici le riscontrarono un’infiammazione alla gola.

Dermatomiosite Morta il 16 settembre 1977. All’epoca si pensò a un suicidio ma secondo la scienza era affetta da dermatomiosite, una malattia che provoca un cedimento dei muscoli e dei tessuti in generale, compresa la laringe: di qui la discontinuità e il declino della voce che iniziarono a manifestarsi già all’inizio degli anni Sessanta.