A. MALA., La Stampa 4/2/2014, 4 febbraio 2014
ROCCO CONTRO DARIA “COSÌ HO MESSO FINE AL MIO PASSATO AL GF”
[Rocco Casalino]
È come se si fosse chiuso un ciclo. Come se, 15 anni dopo, mi fossi messo definitivamente alle spalle l’esperienza del Grande Fratello».
Rocco Casalino, con Daria Bignardi è stato un matricidio?
«Io la consideravo un’amica. Fu la prima a intervistarmi quando uscii dalla casa. E adesso ci confrontiamo su un piano diverso. Di lei mi fidavo. Invece ci ha teso una trappola».
Una trappola, come la chiama lei, giustifica la violenza del suo post?
«Sono stato becero. È vero. Come è stata becera lei. Noi siamo state vittime di un trattamento violento. E io ho cercato di farle capire come ci si sente in certi momenti. Il papà di Alessandro Di Battista è stato male tutta la notte».
Lei ha tirato in ballo la figlia, della Bignardi. E il nonno, Adriano Sofri.
«Ho usato lo stesso metro che ha avuto lei in trasmissione quando ha chiesto a Di Battista se da bambino non lo facesse stare male avere un padre fascista».
Di Battista è un parlamentare della Repubblica. Un personaggio pubblico. La Bignardi di mestiere fa domande.
«Perfetto, può fare le domande che crede. Anch’io ho fatto una domanda. Ho provato in privato. Via sms. Non mi ha risposto. Allora ho scelto il blog».
Grillo ha condiviso?
«Il post era sul blog».
Perché parla di trappola?
«Perché prima Daria ha messo in relazione Di Battista e il fascismo. Poi ha fatto entrare Augias e gli ha fatto dire che i nostri militanti hanno atteggiamenti squadristi. Uno schema chiaro. Al quale suo marito, Luca Sofri, non è estraneo. Nella pausa pubblicitaria le suggeriva all’orecchio le cose da dire. Il punto è che non aveva alcun interesse alla verità, ma più semplicemente a restituire uno stereotipo che fosse in sintonia con le idee della sua parte politica».
Se ha una parte politica perché siete andati da lei?
«Perché speravo facesse il suo lavoro con imparzialità».
Persino il presidente del Consiglio, Enrico Letta, l’ha attaccata da Abu Dhabi.
«Con i problemi che ha il Paese è incredibile che intervenga per difendere la Bignardi. Succede perché lei fa parte della casta, di un sistema che si autodifende».
Anche su Facebook non sono teneri con lei: «Dal Grande Fratello al Senato, pensa chi ci dà lezioni».
«Lo so. Ho visto. Una volta mi sarei arrabbiato. Adesso mi viene da sorridere. È l’unica strada che hanno per colpirmi, perché il mio lavoro lo faccio bene».
[A. MALA.]