Aldo Grasso, Corriere della Sera 3/2/2014, 3 febbraio 2014
LE ASTUZIE DI DARIA POP E AUTOIRONICA
Daria, diva e donna. Diciamolo una volta per tutte: quando Daria Bignardi intervista scrittori, politici, attori impegnati è noiosa quanto i suoi ospiti. Il motivo è semplice: sente il bisogno di compiacere e di iscriversi al circolo dei colti. Come vorrebbero forse gli autori, i congiunti, gli annessi e pure i connessi. Si sa, fra scrittori…
E invece l’intervista a Barbara D’Urso, in onda venerdì sera su La7 durante le «Invasioni barbariche», ha inequivocabilmente dimostrato che Daria dà il meglio di sé quando si lascia andare al pop e tira fuori la sua anima meno impostata e più autoironica, rimasta sopita dai tempi ormai lontani del «Grande Fratello».
Diva e donna. L’intervista è stata un piccolo capolavoro di astuzie ma anche di complicità femminili. La D’Urso è una grande e perfida professionista della comunicazione televisiva, difficile tenerle testa senza farsi oscurare: è arrivata in uno studio piuttosto freddino ed è parsa quasi rubare la scena alla padrona di casa. Si è presa la telecamera, si è tolta parecchi sassolini dalle griffatissime scarpe (i rumors sul disappunto di Piersilvio, il Moige, il sublime «scazzo» con Lorella Landi, in cui ha fatto finta di non conoscerla come avrebbe fatto un Emilio Fede dei tempi d’oro, le storie con Vasco Rossi e Miguel Bosè).
Daria, nonostante il nuovo taglio di capelli molto sbarazzino, è partita un po’ trattenuta, ha subito confessato che lei i programmi della D’Urso neanche li guarda, ma poi ha capito che la strada giusta era un’altra. Ne è venuta fuori l’intervista migliore di questa stagione, finita a gara di faccine e baci scoccati alla telecamera.
Diva e donna. Bignardi interpretava la sciuretta alle prese con la lettura della stampa popolare (Cairo ed.), non dal parrucchiere come si conviene, ma in pubblico, davanti a tutti e mostrando pure di divertirsi. Potrebbe diventare la Silvana Giacobini delle chattering classes.