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 2014  gennaio 31 Venerdì calendario

AFGHANISTAN UNA DONNA POLIZIOTTO COMANDA A KABUL


«Non sprecherò questa occasione. Proverò a tutti che siamo capaci di reggere un tale ruolo». Per il colonnello Jamila Bayaz, 50 anni, resistere significherà in primo luogo non farsi uccidere. Per non dare agli uomini – e in primo luogo ai talebani – l’occasione di dire: stiamo vincendo e ricacciando le donne sotto il nostro tallone. Bayaz è madre di cinque figli ed è anche la prima donna nominata a capo di un distretto di polizia in Afghanistan: e non uno qualsiasi, ma il Distretto n.1 di Kabul. Al momento, le poliziotte sono circa 1.500, meno dell’uno per cento delle forze di sicurezza, per lo più dietro la scrivania: l’anno scorso, l’uccisione di due ufficiali-donne nella provincia di Helmand ha ulteriormente ributtato indietro il movimento di emancipazione. Ora il ministero dell’Interno ha annunciato che entro la fine dell’anno il numero complessivo del corpo femminile potrebbe salire a 10mila unità. «Ringrazio l’aiuto dell’America e della comunità internazionale», ha detto Bayaz. Che ha aggiunto: «Ho accettato il compito solo perché mi hanno garantito pieni poteri». Che la forza (internazionale, innanzitutto) sia con lei.