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 2014  gennaio 31 Venerdì calendario

RITA DALLA CHIESA «SE POTESSI TORNEREI INDIETRO. CADERE FA MALE»


Per tanti anni ha vissuto di (e per la) televisione. All’improvviso la luce dei riflettori si è spenta e Rita Dalla Chiesa, invece di inciampare nella sindrome della «notorietà a tutti i costi», ha scovato una forza interiore che non pensava di avere. «Grazie all’affetto e al sostegno della mia famiglia, degli amici e del pubblico mi sono riscoperta, ma se tornassi indietro non rifarei la stessa scelta», racconta con voce squillante, mentre si divide tra una partitella a calcetto col nipotino Lorenzo e una piacevole chiacchierata con «Libero». Nell’estate dello scorso anno la conduttrice ha deciso di dare una svolta alla sua vita e dopo un lungo periodo, passato al timone di Forum, ha abbandonato Mediaset «che è stata casa mia per 30 anni», spiega, e si è arruolata nella scuderia di La7, capitanata da Urbano Cairo.
Perché ha deciso allora di cambiare aria?
«La proposta avanzata da La7 era allettante. Mi sembrava una bella ipotesi di cambiamento, interessante e stimolante ».
Poi cos’è successo?
«Non sempre le cose sono semplici come sembrano. Per qualche mese, abbiamo lavorato benissimo al progetto, alla fine però non è andato in porto. Non dico che non mi sia dispiaciuto, ma non voglio rimuginare e neppure puntare il dito contro qualcuno».
Qual è attualmente lo stato delle cose?
«La situazione è delicata, sono in attesa che dalla rete mi dicano qualcosa. Non posso dire di più, anzi è la prima volta che ne parlo».
Tornasse indietro rifarebbe la stessa scelta?
«Probabilmente no. Ho capito che quando cadi, se cadi dall’alto, puoi farti molto male ».
Le manca la tv?
«Molto. Mi manca il contatto con il pubblico. Devo dire però che mi sono resa conto, attraverso i social, di quanto la gente mi voglia bene. Mi segue come se io fossi in video, anzi di più. Mi considera una di famiglia e la cosa mi gratifica molto. Non sono mai stata una vip, piuttosto un’impiegata in tv. Tutti i giorni entravo nelle case degli italiani e loro mi considerano ancora parte del quotidiano».
In che senso non è mai stata una vip?
«Ho sempre fatto poca vita mondana. Stando in studio tutto il giorno avevo poco tempo per frequentare la Roma de La Grande Bellezza, (ride, ndr)».
Ha sentito anche l’affetto dei colleghi?
«Tante conferme, alcune sorprese, pure qualche delusione. Quelle che consideravo amiche lo sono state anche in questa occasione e mi riferisco, per esempio, ad Antonella Clerici, Mara Venier o le sorelle Parodi».
C’è un risvolto positivo in tutta questa storia?
«Sì, questo stacco ha permesso che potessi confrontarmi con me stessa, che scoprissi di avere una forza dentro di me di cui non ero a conoscenza. Se dovessi tornare a lavorare in tv avrei forse maggiore leggerezza».
Cosa le piacerebbe fare?
«Non sono una donna da prima serata, sarei felice di essere parte del daytime».
Per esempio di Mediaset?
«Non ho preclusioni, ma ho un contratto biennale con La7. Se mi trovassi di fronte a una scelta e tra le alternative ci fosse Mediaset, non avrei dubbi».
Se non dovesse tornare sul piccolo schermo, invece?
«Di sicuro non scrivo un libro, come fanno tutti. Potrei ricominciare a scrivere sui giornali o aprire un blog».
Ha trovato anche il tempo per l’amore?
«Sì, sono molto innamorata. Sono una donna nata per stare in coppia».
Cosa ha imparato da sua padre, il generale Alberto Dalla Chiesa?
«Da lui ho imparato a non arrendermi mai e ad amare. Nonostante i mille impegni di lavoro, ha sempre trovato il tempo per fare una carezza a mia madre e a noi figli».
Cosa pensa della decisione, al momento sospesa, di togliere la scorta al Capitano Ultimo?
«Sarebbe stato rischiosissimo. Ultimo è un carabiniere che ha arrestato esponenti di spicco della malavita come Riina. Ha bisogno di essere protetto».
Il suo sogno?
«Una casa con la barchetta e il pontile sul mare».