Daniele Di Mario, Il Tempo 31/01/2014, 31 gennaio 2014
TUTTI I PAPERONI D’ITALIA (CHE PAGHIAMO NOI)
Chiamarli paperoni forse è improprio perché sì, è vero che di sicuro non hanno problemi di soldi, ma è altrettanto vero che non hanno accumulato la loro fortuna partendo dal famoso centesimo conservato sotto la campana di vetro. Iniziamo a pubblicare l’elenco delle dichiarazioni dei redditi 2012 dei manager pubblici comunicati a Palazzo Chigi: gente che in tempo di crisi non conosce tagli di bilancio. L’elenco di seguito, corredato di carica, titolo e stipendio tirato fuori dalle «lacrime e sangue» che toccano a tutti gli italiani, è relativo a manager che operano a Roma. I dati sono presi dal bollettino sulla «Pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti» della Presidenza del Consiglio. Scopriamo che Giancarlo Aragona, presidente della società Gestione impianti nucleari - Sogin Spa, in un paese dove il nucleare non esiste, costa allo Stato, 391.731,00 euro lordi all’anno. A molti farebbe piacere aprire la busta paga del mese di gennaio e trovarci dentro 32mila euro e qualche spicciolo. Certo che, anche tolte le tasse non ci sono molti problemi ad arrivare alla fine del mese. Proseguendo nella lettura dei paperoni romani si apprende che Raffaele Ferrara, presidente uscente Concessionaria per i servizi informatici pubblici - Consip; Direttore generale uscente Monopoli di Stato; Amministratore delegato uscente Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa - Consap, per questi suoi molteplici impegni ha un reddito imponibile di euro 716.559,00. Che, diviso 12, tanto per tornare a pensare alla busta paga e alla fine del mese, fa quasi sessantamila euro. E la mente corre al sogno di tutti gli italiani: quel gratta e vinci, con un nome tipo «felici per sempre», che assicura un vitalizio di circa tremila euro al mese. Certo che con venti volte tanto non viene nemmeno voglia di sfidare la fortuna. Continuando a scorrere l’elenco dei manager pubblici ecco Maurizio Prato, che ricopre le cariche di presidente e amministratore delegato uscente Fintecna Spa; presidente e amministratore delegato Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa; direttore uscente Agenzia del Demanio. Il tutto per euro 1.050.777,00. Applicando anche a questa cifra la divisione per il numero di mesi dell’anno arriviamo al totale di 87mila e spiccioli (e quegli spiccioli sono per alcuni l’intero stipendio) al mese. Questa è solo la prima puntata.