Maria Rosaria Spadaccino, Corriere della Sera 31/01/2014, 31 gennaio 2014
ECCO I MONUMENTI PIÙ BRUTTI C’È ANCHE LA STATUA DI WOJTYLA
Non piace a tutti, non solo a Roma. La sua «inadeguatezza» ha superato i confini regionali e nazionali. La scultura in onore di papa Giovanni Paolo II, collocata dalla precedente giunta davanti alla stazione Termini, a piazza dei Cinquecento, è stato collocato tra i dieci monumenti più brutti d’Italia, almeno secondo i canoni estetici della Cnn. Il celebre network americano ha stilato una sua personale classifica dal titolo «The world’s ugliest monuments». L’elenco delle «bruttezze» che dovrebbero invece abbellire il mondo la firma il critico Iain Aitch, che senza alcuna pietà stigmatizza le opere elencate come gli orrori artistici del pianeta. Statue e mausolei a cui, secondo lo scultore, nessun artista dovrebbe mai ispirarsi
Nel panorama delle «artistiche bruttezze ci sono il colossale monumento al Coraggio della Resistenza scolpito in stile sovietico in Bielorussia, una torre bianco e oro che si staglia in Turkmenistan. Nella lista ci sono anche molte opere sparse negli stati Africani per ricordare la decolonizzazione. E un omaggio dedicato a Martin Luther King negli Stati Uniti, ma anche la vecchia ed elegante Europa avrebbe dato il suo corposo contributo alla bruttezza.
A Londra ci sono due monumenti post moderni definiti «eccentrici» dedicati ad Oscar Wilde e al cantante Michael Jackson.
Per quanto riguarda il «palma res» italiano attribuito alla scultura di Oliviero Rainaldi c’è da dire che in fondo non è andata malissimo, visto che in classifica è stata messa all’ottavo posto. Ovvero non è tra le più brutte. La motivazione della bocciatura data da Aitch è feroce. «Assomiglia ad un busto di Mussolini che tenta di rapire un minore», ha affermato sarcastico.
Quell’opera ha subito molte contestazioni, ci fu un movimento di cittadini e intellettuali perché venisse portata via, poi venne modificata, ma dal 2011 è rimasta lì. Rainaldi ormai è avvezzo alle critiche, e a queste arrivate da oltreoceano risponde, ricordando un grande artista del passato, «persino Michelangelo fu criticato quando dipinse la Cappella Sistina».