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 2014  gennaio 30 Giovedì calendario

DIPENDENTI E MASS MEDIA, PARTE LA CURA RENZIANA


MILANO — Matteo Renzi va avanti come uno schiacciasassi. Sarà assai difficile accusarlo di non aver mantenuto la promessa di rivoltare il partito come un calzino.
Il fidato neo tesoriere Francesco Bonifazi è da settimane in full immersion nei (dolorosi) conti del partito. E ha scoperto, informa il sito web dell’Espresso , che tra i dipendenti dem figura anche Gianni Cuperlo, l’antagonista bersaniano di Renzi alle primarie di dicembre. Cuperlo, poi, una volta eletto alla Camera, è andato in aspettativa optando per lo stipendio da parlamentare. Ma il servizio dell’Espresso suggerisce che l’ingresso dell’ex segretario della Sinistra giovanile tra i dipendenti in ruolo del Pd sia cosa recente.
Secondo un amico dell’ex presidente dem, «Gianni come molti di noi era già un dipendente dei Democratici di sinistra e come tale poi è passato tra quelli del Partito democratico». Insomma, non ci sarebbe stata alcuna ricerca di un paracadute. Ma è sempre l’amico a suggerire che «è assai curioso che una cosa del genere venga fuori adesso, dopo la rottura con Renzi sulla legge elettorale». In ogni caso Bonifazi, con una nota, sottolinea «come l’amico e onorevole Gianni Cuperlo non costituisca in alcun modo un costo per il partito».
Bonifazi sta facendo mettere a punto le macchine per controllare le presenze dei dipendenti nella sede dei Ds. In questi giorni si stanno aggiornando i software e realizzando i nuovi badge: entro una decina di giorni l’innovazione sarà a regime. Giusto ieri, il tesoriere pd ha incontrato i rappresentanti sindacali dei dipendenti del Nazareno in un faccia a faccia da cui sarebbe uscito molto soddisfatto.
I sindacati, infatti, si sarebbero mostrati consapevoli delle difficoltà del momento e anche la timbratura del cartellino non sarebbe stata vista come un atto ostile. Questo, almeno, è quanto si sostiene vicino al tesoriere: «Responsabilizzerà i dipendenti — spiega al Corriere un dirigente democratico — e magari metterà in evidenza chi lavora e chi invece va a spasso». Di sicuro, la novità sarà utile «contro coloro che sostengono che i dipendenti del partito democratico non lavorano, come si è letto davvero troppo negli ultimi mesi». In ogni caso, Bonifazi avrebbe garantito ai lavoratori dem che per il momento di cassa integrazione non si parla. Il tesoriere è invece impegnatissimo a tagliare all’osso tutte le consulenze del partito, quelle che pesano come macigni sui conti: che nel 2012 hanno chiuso con un rosso di 7,3 milioni di euro.
Ma lo spoil system renziano non ha trascurato un settore delicato come la comunicazione. Ieri Filippo Sensi, capo ufficio stampa del Pd e animatore del sito di comunicazione politica nomfup.wordpress.com, è stato nominato direttore ad interim di YouDem, la web tv dei democratici. Sostituisce Chiara Geloni, già al Popolo e poi vicedirettore di Europa , il cui mandato era peraltro scaduto da qualche tempo. Lei, va detto, non l’ha presa affatto male: «Non avrei mai detto che sarei stata così contenta delle mani in cui è stata lasciata la tivù. Filippo e Tiziana (Ragni, che è diventata direttore editoriale) sono amici ormai da più di un decennio e li stimo davvero». Inoltre, l’avvicendamento della Geloni «sembra una cosa assolutamente normale, è ovvio che un segretario voglia nominare il direttore della televisione. Io stessa a suo tempo sono stata nominata da Pier Luigi Bersani. Si tratta di incarichi assolutamente fiduciari, la comunicazione, il capo ufficio stampa... ». Ma che cosa farà Chiara Geloni da grande? «Non lo so. Adesso dovrò deciderlo».