Roberto Giardina, ItaliaOggi 30/1/2014, 30 gennaio 2014
I MANAGER DORMONO MOLTO POCO
I manager tedeschi dormono troppo poco. E se ne fanno un vanto. Affermare «a me bastano quattro ore di sonno», è la dimostrazione di essere un vero capo, sempre sveglio per pensare alla sua azienda e ai suoi dipendenti. Invece è un grande sbaglio. I capi che non riposano abbastanza prendono decisioni come se fossero ubriachi, afferma il magazine online Meedia.
Secondo l’istituto di statistica Allensbach, il venti% dei manager dorme cinque ore per notte.
E la percentuale va aumentando di anno in anno. Rüdiger Grube, capo della Bundesbahn, le ferrovie tedesche, dichiara che a lui ne bastano appena quattro. Per il sondaggio sono stati interrogati 529 top manager: uno su cinque ha una settimana lavorativa spesso oltre le 80 ore, ma sostiene di poter andare avanti con 25 ore di sonno settimanali, non sempre divise equamente giorno per giorno. A volte, dormono anche solo tre ore, per cercare di recuperare la notte successiva. La causa, secondo loro, è l’impegno eccessivo, incontri che durano fin oltre la mezzanotte, dopo per la tensione non è facile addormentarsi.
L’esperto del sonno Mark Rosekind ammonisce: chi, per abitudine, dalle otto salutari ore scende a cinque vede diminuire le sue capacità decisionali del 50%, e registra una perdita di memoria pari al 20%. La ricerca di Allensbach è confermata da un analogo sondaggio condotto dalla Max-Grundig-Klinik che ha interrogato un migliaio di manager, registrando un notevole deficit di sonno. Il 59% dei dirigenti non riesce a addormentarsi con facilità, e si sveglia più volte nel corso della notte. Durante la giornata, poi, sono stanchi e reagiscono bevendo troppo alcol, o fumando, o consumando caffè in maniera smodata. Il che, alla fine, peggiora il loro stato di tensione permanente. Sul lavoro si comportano come una persona che abbia un tasso alcolico dell’uno per mille, il doppio del limite consentito. Al volante, si perderebbe la patente. Dietro la scrivania da dirigente si continua a dare ordini, e spesso a provocare danni.
A confessare una mancanza di sonno sono soprattutto le donne (il 53%), e gli uomini di oltre i 45 anni (il 65%). Ai piloti o ai camionisti si può ordinare per legge pause di almeno otto ore per il riposo, mentre manager sempre alla scrivania dalle otto di mattina fin a tarda notte vengono lodati per la loro produttività. La Süddeutsche Zeitung cita il Giappone dove, nelle aziende, come negli asili infantili, si impone ai dipendenti una siesta pomeridiana. Ma, molti impiegati e dirigenti fingono di dormire, semplicemente per obbedire alla norma aziendale. In Germania, si consiglia, si dovrebbero creare nelle aziende zone di riposo per i dipendenti, senza stimoli, e con il divieto di leggere.
Nell’amministrazione comunale di Vechta, cittadina della Bassa Sassonia, già dal Duemila, il direttore amministrativo, il cristianodemocratico Helmut Gels, accordò venti minuti di pausa supplementare per il riposino pomeridiano. All’iniziò si attirò l’ironia dei colleghi, ma ora molti uffici cominciano a imitarlo. La siesta andrebbe limitata a trenta minuti, e si può anche sonnecchiare alla scrivania. I latini con la pennichella lo sapevano da sempre.