Giovanna Cavalli, Corriere della Sera 30/1/2014, 30 gennaio 2014
VIA IL PORTAVOCE SGRADITO AL MARITO DELLA KYENGE
L’hanno mica mandata via perché non stava tanto simpatico al marito della Kyenge? «Ah ah», ride in due sillabe Cosimo Torlo, però non dice né sì e né no. E soprattutto è scontroso: «Sono agitato, deve capirmi». Ieri, dopo che l’agenzia Reuters aveva battuto per sbaglio la notizia delle dimissioni del ministro per l’Integrazione, è stato invece il suo portavoce ad annunciare il proprio addio con una email: «Care colleghe e cari colleghi, venerdì 31 gennaio cesserò il mio incarico... questi otto mesi sono stati per me intensi e ricchi...» più varie frasi di circostanza.
«Non mi sono affatto dimesso», precisa contrariato. E allora, delle due l’una: l’hanno licenziato. «Il ministro mi ha comunicato che in quella data sarebbe finito il mio rapporto di lavoro». Ma è successo qualcosa tra voi? «La smetta, per favore».
Però, con tutta la buona volontà, è difficile non ripensare a una verace intervista a Domenico Grispino, marito di Cécile Kyenge, pubblicata su Libero un mesetto e mezzo fa, in cui appariva evidente che il consorte non gradisse l’onnipresenza di Torlo («Un addetto stampa che le è stato imposto dal partito, era quello dell’ex ministro Cesare Damiano»): «A Venezia, al Festival del Cinema, mia moglie girava con lui e le mie due figlie, era sempre lì attaccato ed è entrato in tutte le foto». Tant’è che in una didascalia veniva presentato come il marito e il marito non era. «Lì ha sbagliato anche mia moglie» proseguiva Grispino. «L’addetto stampa non deve stare sempre lì con lei». E alla inevitabile domanda se fosse per caso geloso, rispondeva così: «Io? Si figuri. Ma quello adesso lo faccio mandare via».
Ed ecco perché ora questo repentino arrivederci e grazie non è passato inosservato. Per quanto il ministro Kyenge abbia rilasciato una dichiarazione ufficiale: «I cambiamenti spesso sono necessari per interpretare frasi nuove» (più, anche qui, le postille di rito come «Colgo l’occasione per ringraziarlo per l’attività svolta con senso di responsabilità e professionalità»). Una frase che può riferirsi all’ambito lavorativo - secondo Franco Bechis di Libero la Kyenge avrebbe silurato lui e Paolo Carletti, ex capo della segreteria, addossando loro i suoi insuccessi - ma anche no. Tant’è che il buon Torlo, piemontese, appassionato eno-gastronomo, su Dagospia diventa il «terzo incomodo», sparito il quale il matrimonio Kyenge-Grispino, a quanto pare in crisi, potrebbe ritrovare l’armonia.
Ieri sera Torlo annotava sul suo profilo Facebook (dove risulta single): «Dopo una splendida giornata di m... un ottimo Brunello... a seguire Napoli-Lazio (è tifoso partenopeo ndr ). E la vita continua». A scorrere indietro, nei suoi post, l’ex portavoce della Kyenge si rivela un animo romantico. Il 26 gennaio scrive a una misteriosa lei, che magari è solo una creatura letteraria: «Ora so nitidamente cosa mi manca. Il tuo bacio». L’11: «Ogni mattina è la stessa piacevole storia, un lungo respiro, un buon caffè e la consapevolezza che avrò cura di te». Il 18: «Amica luna porta un bacio sulle labbra alla stella più bella del creato». Mentre il 23, parlando del film La Grande Bellezza , Torlo si supera: «Mi ritengo fortunato, perché ho il privilegio di averla incontrata».