Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  gennaio 29 Mercoledì calendario

ANTONELLA CLERICI NON VUOLE CONCORRENTI NELLA CUCINA DI CASA


Antonella Clerici contro Elisa Isoardi, col direttore di Rai1, Giancarlo Leone, che ha il suo daffare per limitare i danni e si consola facendosi ammirare a bordo della sua fiammante bicicletta elettrica. Il fatto è che la Clerici, un tempo monopolista dei fornelli televisivi, ora è assediata dai programmi di cucina, alcuni dei quali, come Masterchef, stanno ottenendo ascolti da record mentre la sua Prova del cuoco fatica a tenere testa a tanto dinamismo.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza della Clerici è la concorrenza in casa, ovvero un’ora prima del suo programma va in onda Uno mattina verde, dove i cuochi e le padelle si sprecano, sotto l’attenta conduzione di Elisa Isoardi e Massimiliano Ossini. Di qui il diktat della Clerici: quella trasmissione va chiusa. E la replica dei conduttori: non se ne parla neppure. Giancarlo Leone non sa che pesci pigliare.

Francesco Pinto, direttore della sede Rai di Napoli, ha scritto un romanzo dal titolo La strada dritta. E dove è stato promozionato? In Rai. Ovviamente dal solito Fabio Fazio, ma un po’ tutti i direttori si sono dati da fare per presentare l’opera. Non basta. Il direttore di Raifiction, Francesco Nardella, napoletano, responsabile di Un posto al sole, che si gira a Napoli, ha acquistato i diritti del libro per ricavarne una fiction. Scrittori si nasce o si diventa?

Caterina Balivo non ha digerito la scelta del direttore di Raidue, Angelo Teodoli, di inserire la debole telenovela Passion Prohibida prima del suo programma Detto Fatto. Le era stato promesso un traino coi fiocchi, s’è ritrovata con un programma che fatica ad arrivare al 3% di share e che penalizza fortemente il suo Detto Fatto. C’è chi giura che è pronta a fare le valigie e ad abbandonare Rai2.

Bruno Vespa usa twitter per attirare audience. Qualche esempio? «Siete romantiche e protagoniste di una storia con una persona che non sente o non parla? Stasera #portaaporta vi commuoverà». Ancora: «Siete omosessuali, avete cercato di diventare etero e non ci siete riusciti? Stasera #portaaporta è fatta per voi». Poi: «Siete innamorati di una persona che ha 30 anni più di voi? Stasera #portaaporta è la vostra trasmissione». Il tweet sugli omosessuali ha però scatenato il web e il conduttore è dovuto correre ai ripari: «Temo di essere stato frainteso. A #portaaporta la storia della ragazza omosessuale che cerca di cambiare e poi torna se stessa è bellissima».

Barbara D’Urso, bacchettata da Pier Silvio Berlusconi dopo la puntata di Domenica Live con sovraesposizione in fatto di sesso tanto da subire le rimostranze del Moige, il movimento a tutela dei minori, ha cambiato decisamente copione, timorosa che le chiudessero il programma. Così quando ha avuto al telefono Guendalina Canessa che in diretta ha affermato, «con Luca mi sono comportata da stronza», a proposito della fine della sua relazione con Luca Marin, è intervenuta con decisione: «Guendalina, sai bene che questo non è proprio il momento giusto per dire parolacce nel mio programma, chiedi perdono ai telespettatori». Quando vuole, Pier Silvio è convincente.

Piero Angela bacchetta i giornalisti che hanno promozionato il metodo Stamina, sottolineando che mai in Superquark è stato dato spazio a Davide Vannoni e alla sua pseudo-cura. «Quali sono i tratti principali di questi personaggi?», dice Angela. «Non appartengono alla comunità scientifica, ma ne sono ai margini o, a volte, fuori del tutto; dicono di avere una cura miracolosa ma non presentano mai le loro ricerche secondo le regole della scienza; invece di rivolgersi a riviste specializzate si rivolgono a stampa e tv, dove trovano persone che li aiutano, di solito giornalisti che non hanno competenze in campo scientifico». A finire sotto accusa è in particolare il programma Le Iene, in alcuni casi portavoce dei sostenitori del metodo Stamina. Anche la ricercatrice (e senatore a vita) Elena Cattaneo ha contestato Le Iene, che avrebbero «trasfigurato i fatti provati che condannavano il metodo Stamina. La libertà di stampa non è un valore negoziabile, ma deve essere responsabilizzata. Le Iene hanno gravi colpe nell’aver concorso a costruire, insieme a Vannoni, l’inganno Stamina». L’autore dei servizi, Davide Parenti, ha replicato scaricando sullo Stato: «Ha fatto un pasticcio».

Nando Pagnoncelli (ospite fisso di Ballarò, per il quale continuerà a sfornare sondaggi) diventa il sondaggista anche del Corriere della Sera, al posto di Renato Mannheimer, caduto sulla buccia di banana di un’inchiesta della guardia di finanza per una presunta evasione fiscale di 7 milioni di euro. La patata bollente ora è nelle mani di Bruno Vespa, di cui Mannheimer è il sondaggista ufficiale. Vespa seguirà il Corriere e si priverà di lui oppure farà finta di nulla?

Clemente Mimun, direttore del Tg5, è stato condannato (insieme a una giornalista della sua redazione) a un’ammenda di 3.420 euro per avere messo in onda il colloquio tra una psicologa e i bambini presunte vittime di abusi nella scuola materna Olga Rovere, di Rignano Flaminio. La Cassazione ha precisato che il «sacrificio della privacy delle vittime è stato operato non sull’altare dell’interesse generale bensì per il successo della testata». La sentenza è arrivata sei anni dopo la trasmissione del servizio.

Stefano De Martino, noto soprattutto come marito di Belen Rodriguez, approda a Quelli che il calcio..., il programma domenicale di Raidue. Dovrà ballare e curare le coreografie dello show condotto da Nicola Savino. Se poi Belen farà qualche comparsata sarà ossigeno per un contenitore che incomincia a sentire gli anni ed è in crisi d’appeal.

Maria De Filippi asfalta Massimo Ranieri anche all’ultima curva. La puntata di commiato di Sogno o son desto, su Rai1, è stata vista da 4,2 milioni di spettatori (18,2% di share), la De Filippi, su Canale 5, ne ha calamitati 6 milioni (25,9%). La partita si è quindi chiusa col trionfo della De Filippi e con la rete diretta da Leone che si lecca le ferite. Andrea Vianello, direttore di Rai3, si è arreso. Il suo fiore all’occhiello si è inesorabilmente appassito (per la verità non è mai fiorito). Si tratta di Masterpiece, un flop (2% di share) che costa alla Rai 200 milioni a puntata. Terminata la sperimentazione in seconda serata, doveva passare in prima. Invece non ci sarà nessun trasloco. Per Rai3 sarebbe stato un suicidio. Così Vianello ha dovuto fare dietrofront, ma i flop lasciano cicatrici.