Massimo Galli, ItaliaOggi 29/1/2014, 29 gennaio 2014
LA MOLECOLA PER AVERE ORECCHIO
L’orecchio assoluto è una qualità rara perfino tra i musicisti: è la capacità di riconoscere una nota senza alcun aiuto. Niente diapason, per intenderci. Essa è irraggiungibile dopo il periodo dell’infanzia. Ora però una ricercatrice francese, Judit Gervain, in forza al Centro nazionale delle ricerche e all’università Parigi-Descartes, ha scoperto che un farmaco antiepilettico ha, tra gli effetti collaterali, la stimolazione di questa funzionalità.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Systems Neuroscience (Frontiere nel sistema della neuroscienza), è stato condotto per due settimane su due gruppi di giovani adulti, in tutto una cinquantina di persone.
Al primo gruppo è stato somministrato il valproate, una molecola che serve a combattere l’epilessia; all’altro è stato dato un placebo. Al termine del periodo essi hanno imparato ad associare le note a un nome; quindi dovevano dare un nome alle note ascoltate, e chi aveva assunto valproate si è dimostrato molto più efficiente. Dopo un periodo di pausa i gruppi sono stati invertiti: stavolta chi aveva assunto il farmaco ha avuto risultati solo leggermente migliori rispetto a chi aveva preso il placebo.
La conclusione dei ricercatori è che, recuperando la neuroplasticità, il valproate ha permesso di riaprire una finestra di apprendimento anche in età adulta, senza per forza di cose essere di aiuto nel fissare gli elementi nella memoria.