Roberto Giardina, ItaliaOggi 29/1/2014, 29 gennaio 2014
IL DEPUTATO DORME ALL’OSTELLO
Il deputato dorme all’ostello della gioventù. Naturalmente in Prussia. Ma la notizia stupisce anche i tedeschi che considerano normale la sobrietà dei loro politici. E la popolare «Bild Zeitung» dedica quasi una pagina intera a Herr Hendryk Wichmann, 36 anni, deputato cristiano democratico a Potsdam, a una ventina di chilometri da Berlino, e capitale del Brandeburgo, il Land che circonda la metropoli.
Per esorcizzare la storia, dopo la sconfitta del III Reich, vollero cancellare la Prussia dalla carta geografica, ma le antiche virtù non sono scomparse. In quanto ai difetti, come si sa, Hitler era austriaco, e le sue fortune cominciarono nella meridionale Baviera.
Wichmann non è un politico di primo piano, ma il suo volto è notissimo, perché hanno girato due documentari su di lui, scelto appunto perché anonimo, uno dei tanti, per far vedere qual è la vita quotidiana di chi si impegna in un partito. Tentò anche di farsi eleggere al Bundestag, il Parlamento federale, ma fu sconfitto dal candidato socialista. Dal 2009 è deputato regionale, eletto nella zona dell’Uckermarck, costellata di laghi e di boschi.
«Perché ho scelto l’ostello? Semplicemente, perché non mi posso permettere un albergo. Anche la pensioncina più economica costa almeno 50 euro, troppo per le mie tasche». Quanto guadagna il signor Henryk? Tra stipendio da parlamentare e le spese forfettarie giunge a 4.976 euro, 4.390 di indennità base, più 586,30 euro di rimborso spese. Chi abita a più di 30 chilometri riceve 169 euro supplementari.
«Capisco che per molti è una cifra ragguardevole, ma io devo mantenere casa mia, e ho quattro figlie, tra uno e dieci anni, E per le trasferte devo guidare per un paio d’ore. Devo stare attento a ogni euro. Voglio anche risparmiare qualcosa, come ogni padre di famiglia, per pensare al futuro delle bambine, e ai loro studi. Mia moglie non lavora per badare alle figlie». Ma non gli vengono rimborsate le spese di viaggio e di soggiorno extra?
«Sì, ma fino a un massimo di 243 euro al mese, non importa quante notti abbia dovuto passare a Potsdam. Le sedute si protraggono spesso fino a tarda sera, e non posso certo tornare a casa, per poi ripartire la mattina dopo presto». In media trascorre a Potsdam da sei a otto giorni, e in un normale albergo dovrebbe pagare oltre mille euro al mese, che proprio non si potrebbe permettere.
Così ha scoperto l’ostello della gioventù. Gli costa 31 euro e 50 centesimi, compresa la prima colazione. Herr Wichmann è l’unico seduto al suo tavolino in giacca scura e cravatta, circondato da turisti con lo zaino, e studenti. «Non importa», ha spiegato, «fanno finta di non badare a me». E la sera si deve preparare il suo letto da solo. L’ostello non ha personale.
Ma non è un ospite normale, e ha dovuto incontrare il vicedirettore dell’ostello, Imgolf Keil, 62 anni, per chiedere se fosse possibile diventare un ospite quasi fisso: «Perché no? Conoscevo Herr Wichmann dai film, una simpatica persona. Da noi non si era mai visto un politico chiedere una stanza». I politici regionali o gli assessori comunali in Germania non sono pagati in modo esagerato, e anche le spese sono riconosciute solo dietro presentazione di regolari ricevute, ma fino a un massimo deciso a inizio legislatura per alberghi, ristoranti e trasporti, oppure a forfait. I deputati del Brandeburgo, due milioni e 453mila abitanti, tutto compreso, costano ai cittadini due euro e 5 centesimi a testa e all’anno.
E non sono neanche i più parsimoniosi. Nella mia Berlino città-stato, i consiglieri comunali che equivalgono dunque ai deputati regionali, prendono 2.951 euro al mese più 670 euro di spese a forfait. Il costo per me che, come residente voto per le municipali, è di due euro e un centesimo. Una corsa in bus mi costa di più, due euro e 60.