Il Sole 24 Ore 29/1/2014, 29 gennaio 2014
UN PICCOLO SINTOMO PER UN GRANDE EVENTO
Il rinvio al dopo Expo delle due fermate della Metropolitana 4 (un’opera vicina al naufragio e salvata nella sua appendice giusto per non dissipare i finanziamenti Ue) è un campanello d’allarme che deve suonare in maniera squillante alle orecchie della classe dirigente del Paese. Non è un’opera decisiva per la manifestazione, non è un’opera simbolica. I viaggiatori avrebbero utilizzato quelle due fermate residuali per raggiungere il reticolo dei trasporti pubblici milanesi, dall’altra parte della città rispetto al sito di Expo.
Effetti pratici, dunque, pochi. Il segnale però preoccupa. Dopo i ritadi di avvio della macchina, lo sprint dell’ad Sala ha rimesso la nave in linea di galleggiamento. Ripiegarsi su affari di minima portata dà la cifra di una manifestazione dal guardo corto. Tutt’altro rispetto a quello che servirebbe da qui a giugno 2015: pensare e agire in grande, non perdere tempo, sfruttare ogni piccola occasione per mostrare il meglio dell’Italia.