Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  gennaio 29 Mercoledì calendario

TROPPI DIPENDENTI E BOLLETTE ALLE STELLE ADESSO ALLA REGINA RESTA L’ULTIMO MILIONE

Tempi duri per tutti, anche per Sua Maestà: la regina Elisabetta è rimasta con il suo “ultimo milione” di sterline in banca. E con il 40 per cento dei palazzi reali al di sotto dello standard di manutenzione, secchi sotto le falle dei tetti per raccogliere l’acqua piovana, riparazioni necessarie e urgenti (servirebbero 50 milioni di sterline solo per restaurare Buckingham Palace), boiler vecchi di sessant’anni che causano una bolletta di 750 mila sterline (850 mila euro) l’anno per il riscaldamento, i Windsor non ce la fanno più. A dare l’allarme è una commissione della camera dei Comuni, che accusa i consiglieri della sovrana di spendere troppo e male, esortando il governo a intervenire per rimettere ordine nelle finanze reali. Ma incoraggiando pure Elisabetta II ad aprire più spesso il suo palazzo al pubblico (pagante, s’intende), ad affittare i suoi castelli per ricevimenti ed eventi privati, e in generale a “fare di più con meno” risorse, riducendo anche il numero dei suoi dipendenti.
La spending review dei Windsor è firmata da una commissione presieduta da un laburista e dietro alle critiche al governo conservatore può esserci un po’ di partigianeria. Ma le cifre non
sono ideologiche. L’anno scorso la casa reale ha ricevuto 31 milioni di sterline dallo stato per far funzionare i suoi palazzi, dare lo stipendio ai dipendenti, pagare trasporti, però ne ha spese 36 milioni, pescandone 5 nei fondi di riserva: fondi che dieci anni or sono ammontavano a più di 20 milioni ma che ora hanno in cassa soltanto un milione. L’ultimo milione, per l’appunto, come titolano i giornali inglesi.
Naturalmente non significa che Elisabetta sia davvero senza soldi. La sovrana dispone di un patrimonio privato stimato in 250 milioni di sterline (300 milioni di euro) che ne fa una delle mille persone più ricche del suo regno. Tuttavia la situazione è seria, anche perché coincide con tagli radicali alla spesa pubblica in ogni settore. Perché, chiede la commissione, la casa reale ha tagliato le spese solo del 5 per cento, quando il governo le taglia del 30? Perché Elisabetta non ha ridotto i suoi 450 dipendenti? Perché la Torre di Londra, il castello di Enrico VIII poi diventato un museo, ha avuto 2 milioni di visitatori nel 2013 (il biglietto d’ingresso costa come 20 euro a testa), mentre Buckingham Palace ne ha avuti 500 mila? La regina, afferma il rapporto della commissione,
risiede spesso altrove, bisognerebbe approfittarne per aprire di più il suo palazzo londinese al pubblico. E bisognerebbe offrire in affitto gli altri per feste o convegni privati.
Beninteso, Elisabetta è tutt’altro che una spendacciona, ha anzi fama di una parsimonia all’eccesso: sgrida i valletti se non spengono la luce nelle stanze e sia lei che il marito Filippo indossano gli stessi abiti da decenni. Proprio due giorni fa si è saputo che offre 14 mila sterline lorde l’anno (17 mila euro) per un posto da cameriera: non certo uno stipendio regale. Ma adesso si capisce meglio il perché: è rimasta con il suo “ultimo” milione. Avanti così e il suo successore Carlo dovrà adattarsi a fare il re in bicicletta, come quelli delle monarchie scandinave.