Marco Belpoliti, La Stampa 28/1/2014, 28 gennaio 2014
LA NEBBIA ANTIFURTO
Prima situazione. I ladri sono entrati all’interno del negozio. Con la pila luminosa esplorano lo spazio. Sono già stati lì dentro, nel pomeriggio. Hanno fatto un sopralluogo come normali clienti. All’esterno non sembra esserci l’antifurto. Il negozio non è collegato con la Questura; non c’è il solito cartello deterrente. Hanno messo mano ai cassetti per cercare la refurtiva. Seconda situazione. L’appartamento è al terzo piano. Il balconcino è vicino alla grondaia, un tubo ben legato al muro. Nessuna grata di ferro alla finestra. I padroni di casa uscendo non hanno chiuso la tapparella. Sono in due. Uno in basso fa da palo, l’altro s’arrampica lesto, scavalca il balconcino, apre la porta con un piede di porco. Il legno cede e l’infisso si apre. Due situazioni tipiche. Nelle città italiane i furti nei negozi e nelle case sono molto aumentati. La crisi economica e il degrado sociale li fanno crescere. Che fare? Una ditta bergamasca, Teknofog, ha elaborato un originale antifurto: la nebbia. Un dispositivo posto all’interno dello spazio preso di mira dai banditi emette una nebbia artificiale, una fitta coltre biancastra simile a quella che cala in autunno e in inverno nella Pianura Padana.
L’antifurto nebbiogeno impedisce ai ladri di orientarsi: non si vede a un palmo di naso. Produce un tale disorientamento da indurre i banditi alla fuga senza asportare nulla o produrre atti di vandalismo. Si tratta di un fluido innocuo che genera una nebbia asciutta, che non danneggia dispositivi elettronici e arredi, talmente impenetrabile da non permette di vedere neppure la luce del sole che proviene dalle finestre in pieno giorno. La Teknofog la garantisce per cinque anni. I nebbiogeni sono studiati secondo le dimensioni e le forme degli ambienti. Installati alle pareti in posizione discreta nei negozi o sui soffitti degli appartamenti, funzionano al momento dell’intrusione impedendo ai banditi di procedere oltre.
Remo Ceserani nella prefazione di una bella antologia di testi letterari dedicata alla nebbia (Nebbia, Einaudi) spiega come tra i vari campi di significati connessi a questo fenomeno naturale diffuso in tutto il mondo ci sia quello dello smarrimento, ma anche il tema dell’impossibilità di vedere e prospettare il futuro. In tempi con poco senso del futuro come l’attuale la Teknofog non sembra concederlo, grazie al suo dispositivo, neppure ai ladri. Pari tutti.